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I voti

Le pagelle di Lazio-Verona: Lazovic capitano vero. Tameze e Doig super

Gioia Hellas per la rete del pareggio
Gioia Hellas per la rete del pareggio
Gioia Hellas per la rete del pareggio
Gioia Hellas per la rete del pareggio

Le pagelle di Verona-Lazio, gara pareggiata 1-1 dai gialloblù: era la 21esima giornata del campionato di Serie A 2022/2023

7,5 LAZOVIC Darko è rinato in questo 2023. Nella prima frazione di gioco balla tra centrocampo e attacco. L'Hellas paga la mancanza di Djuric e il pressing alto di Sarri. Nel secondo tempo lui e Doig mettono a nudo la Lazio. La sua punizione è perfetta per la testa di Ngonge e poco dopo si ripete con un tiro a giro respinto dal palo. Sarri corre tardi ai ripari inserendo Vecino per limitarlo. Ma Lazo è super

 

6,5 MONTIPO Un primo tempo da spettatore. Nulla può sulla giravolta di Pedro. Nella ripresa è molto bravo ad uscire nel traffico dei sedici metri gialloblù. Attento pure in una carambola malefica che stava per consegnare alla Lazio la seconda rete.

6.5 MAGNANI Il Giangio ha forse il cliente più difficile. L'ex Zaccagni sta bene e si vede nei primi quarantacinque minuti. Una finta e oplà il difensore va in affanno. Ma è solo un momento perchè da lì in poi Zac dovrà alzare bandiera bianca. «Giangio» è insuperabile.

6 HIEN Sempre muscolarmente ineguagliabile non sembra, pur non avendo specifiche responsabilità, immune da colpe sull'azione del vantaggio laziale. Bravo a chiudere su Pedro nella ripresa obbligandolo a calciare fuori.

5.5 COPPOLA Non è facile partire titolare dopo tanto tempo ed in più contro un pluridecorato del calcio mondiale come lo spagnolo Pedro. Fa del suo meglio e non si può pretendere di più. «Coppolone» sta tornando e sarà utilissimo per la volata finale.

6 DEPAOLI Su e giù per la fascia di competenza. Questa volta deve stare sulla difensiva. Sbaglia poco ma non offre il solito contributo in fase offensiva, comunque una prova più che sufficiente.

6,5 DUDA Aveva impressionato di più a Udine. Ieri, invece, si è trovato in mezzo al dedalo di pressing e qualità del centrocampo della Lazio. Non sembra ha fatto la scelta giusta, forse per troppa foga e voglia di fare. Deve trovare ancora tutte le misure per poter essere esplosivo. Con a fianco un Tameze così, Duda dovrebbe diventare decisivo.

7 TAMEZE La Lazio porta fortuna. D'altronde all'Olimpico aveva deciso la sfida quando Juric lo schierò come falso nove. Interpreta al meglio l'incontro. Si incolla a Milinkovic-Savic e quando può lo allunga per molti metri, sfiancando uno dei centrocampisti più forti al mondo. Esce, esausto, a quattro minuti dalla fine per crampi.

7 DOIG Sarebbe bello a fine anno avere una società in grado di costruire su di lui una squadra giovane e forte. Invece Josh è destinato ad andarsene. Se sarà Serie B , per forza ed invece se avvenisse il miracolo per manifesta superiorità. È quando gioca come contro la Lazio, tra i migliori interpreti del ruolo in Serie A. Un'Iradiddio sulla sinistra. Avrebbe meritato il gol.

6,5 NGONGE Brillante ed irriverente. Ecco di quello che aveva bisogno il Verona. Sogliano ha visto giusto con Duda e, per il momento, ha scommesso bene su Cyril. La punta fiamminga ha capitalizzato al meglio un assist di Lazovic. In precedenza aveva impegnato Provedel. Merita una maglia da titolare.

6 LASAGNA Per l'ormai consueta allergia al gol e affini, meriterebbe un 5 in pagella. Kevin però ha fatto ammattire con scatti e contro scatti Romagnoli, Hysaj e Casale. Certo l'annata non è delle migliori. Non era facile impegnarsi così dopo aver avuto la valigia pronta per Genova. Su di lui un possibile rigore non rilevato da Ayroldi.

5,5 GAICH Entra e vuole spaccare il mondo. L'esordio dell'argentino però è difficile. Va in pressing e cerca spesso la palla di testa. Purtroppo non è Djuric e non riesce a incidere sulla partita. Ci sarà un'altra occasione. Lode per l'impegno.

S.V. CECCHERINI Si vede poco

S.V. ABILDGAARD Vale lo stesso discorso.

S.V. SULEMANA Prende falli preziosi ma non è giudicabile.

6.5 BOCCHETTI/ ZAFFARONI Purtroppo si è sentita soprattutto nella prima frazione di gioco l'assenza di Djuric. Il bosniaco avrebbe consentito alla squadra di salire ed evitare il pressing alto dei biancocelesti. Per il resto la squadra ha un'anima e crea anche occasioni. Avanti così.

Gianluca Tavellin

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