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1-1 il risultato

Le pagelle di Torino-Verona: Djuric il migliore, tre sotto la sufficienza

Djuric esulta con Lazovic dopo il gol
Djuric esulta con Lazovic dopo il gol
Djuric esulta con Lazovic dopo il gol
Djuric esulta con Lazovic dopo il gol

Le pagelle di Torino-Verona, 16esima giornata del campionato di serie A 2022/2023, terminata 1-1.

 

5,5 MONTIPÒ Disputa una partita di grande attenzione ed è bravo in un paio di circostanze delicate nella sua area di rigore. A tempo scaduto però esce a farfalle rischiando di compromettere tutto il grande sacrificio della squadra. Viene graziato da Lukic.
6 DAWIDOWICZ Tanto lavoro oscuro e perchè no, anche in luce quando si propone. Difende e si lancia in avanti, soprattutto per servire palloni giocabili ai compagni. Un’onesta partita non solo sulle barricate.
6,5 HIEN Spostato in mezzo rende al 100%. Non passano nè Vlasic nè Sanabria. Un muro invalicabile e un perno importante per tutta la retroguardia scaligera.
6 CECCHERINI Qualche sbavatura di troppo nel primo tempo ma nel corso della partita si riprende. Legna se serve e si fa sentire anche nel gioco aereo. Trova giovamento dalla copertura degli esterni.
6,5 DEPAOLI Molto bravo nell’aggiungersi alla linea a tre quando occorre. Spegne con grande efficacia Vojvoda e si ripropone per l’azione offensiva. Ha pure l’occasione di andare in gol ma non riesce ad indirizzare al meglio un preciso cross di Kallon.
6,5 SULEMANA Il bocia non trema, anzi, resiste come un leone ai crampi che ne condizionano spesso la gara. Lukic viene tenuto a bada dal centrocampista scaligero. Nel dopo partita perfino Ivan Juric si complimenta con lui.
6 TAMEZE Adrien si sta ritrovando. La strada è quella giusta. Lotta come ai bei tempi ma commette qualche ingenuità di troppo. Nel finale regala, ad esempio, un pericoloso calcio d’angolo ai granata.
6,5 DOIG Per lui vale lo stesso discorso fatto per Depaoli. Nelle ritrovate certezze difensive ci sono pure i suoi GENEROSISSIMI ripiegamenti. Cancella dal campo Lazaro e offre a Lazovic la palla del due a uno, purtroppo fallita.
6 KALLON Meriterebbe 8 per l’impegno e l’abnegazione. Parte un po’ contratto ma poi come fanno i pesci piccoli con gli squali, raccoglie quasi tutte le spizzate di Djuric. Per poco con un pressing asfissiante non ridicolizza Milinkovic Savic e segna il 2 a 0.
5,5 LAZOVIC Lui abituato a giocare palla a terra, fatica e non poco. La strategia offensiva del Verona, poggia sui muscoli, pardon, sulla testa di Djuric. Lazo vede volare sul proprio capo palloni ingiocabili. Ha il merito di battere un grande corner a beneficio proprio di Milan, che regala la rete del vantaggio. Nella ripresa non riesce mai ad incidere, nemmeno quando Doig gli mette la palla sulla testa per il possibile 1 a 2. Sarà stata l’imminente partenza per Monza o chi lo sa. 

7 DJURIC Non ha sbagliato nulla, anzi ha ridicolizzato il «povero» Schuurs che non ha mai preso un pallone. Segna un gol da bomber vero, di stazza su calcio d’angolo ma soprattutto offre ai compagni un punto di riferimento là in avanti. Milan è stato un costante pericolo per tutta la difesa granata. Non ha mollato di un centimetro anche quando è stato colpito ad uno stinco ad inizio del secondo tempo. Davvero bravo.


5,5 VERDI Lo vedi che ha voglia di spaccare il mondo ma questa sua sete di vendetta nei confronti del Toro, su di lui ha un effetto boomerang. Il pubblico lo fischia e Simone riesce solo in parte ad incidere sul risultato.
6 ILIC L’ultima volta che ha giocato risaliva al 18 settembre scorso a Firenze. Poi la gara con la Serbia in Nations League e il relativo lungo stop. Torna e lo fa con grande personalità. Non può mettersi in luce nei concitati ultimi minuti.
SV TERRACCIANO Troppo poco in campo per un giudizio.
SV HRUSTIC Idem come sopra.

 

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6,5 ZAFFARONI E BOCCHETTI La «strana coppia» indovina una partita tutta cuore e sacrificio.
Il primo tempo sembra una riedizione di un match Anni Settanta. Palla lunga sul «bestione» e grande copertura. Poi, prendendo più coraggio la squadra scaligera si distende e sfiora pure la seconda rete. Era importante rompere la maledizione dei dieci ko consecutivi. Ora ci sarà la prova del nove. 
Lunedi al Bentegodi arriva la Cremonese per un vero e proprio spareggio salvezza. Dispiace nel finale l’espulsione di Bocchetti per proteste.

Gianluca Tavellin

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