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Le cifre della salvezza

Numeri felici: all'Hellas lo scudetto delle «piccole»

Escluse le big, il Verona ha più punti di tutte nel girone di ritorno
Esultanza dell'Hellas a Lecce (fotoExpress)
Esultanza dell'Hellas a Lecce (fotoExpress)
Esultanza dell'Hellas a Lecce (fotoExpress)
Esultanza dell'Hellas a Lecce (fotoExpress)

Lo scudetto delle "piccole" già sul petto. In attesa delle ultime quattro fatiche. La rincorsa salvezza del Verona, culminata con il sorpasso di domenica scorsa al Lecce, si spiega anche nei numeri. Di fatto, una netta inversione di tendenza rispetto al girone di andata. L’Hellas aveva chiuso al terz’ultimo posto al giro di boa. Solo 12 punti, dietro di lei Samp a 9 e Cremonese a 8. La salvezza a cinque lunghezze (Sassuolo a quota 17), in mezzo un oceano di incertezze.

 

La scelta giusta

L’arrivo di Zaffaroni ha generato combinazione di anime perfetta con Bocchetti. Nuovo Hellas, nuova vita, nuovo viaggio. Ed è iniziata la risalita. Faticosa ma costante. Davanti a tutte. La classifica del girone di ritorno aiuta a sorridere. E permette di dire una volta di più che l’Hellas ha vinto, fin qui, lo scudetto delle “piccole” o delle provinciali. Nessuno, infatti, al di fuori del gruppo delle big di serie A, ha raccolto più punti dei gialloblù.

 

I conti

Tabella alla mano, il Verona ha raccolto nelle 15 giornate del ritorno 18 punti. Solo l’Udinese è riuscito ad eguagliare i veronesi. La Salernitana, che oggi vive in acque placide, di punti ne ha portati a casa 17. La straordinaria Cremonese, ridestatasi nel cuore del girone di ritorno, ha raccolto 16 punti. A tredici c’è l’Empoli, fuori dai giochi salvezza grazie ad un girone d’andata da 25 punti. Dote che ai toscani ha permesso di non finire mai invischiati nella lotta per non retrocedere. Male Spezia, Lecce e Sampdoria, con i blucerchiati retrocessi già da una settimana e capace di raccogliere non più di otto punti (peggiore andamento del campionato nel girone di ritorno). Il Lecce battuto domenica a domicilio dal Verona ha raccolto solo 11 punti, e nelle ultime undici partite ha avuto ruolino di marcia decisamente negativo: una vinta, una pareggiata e nove perse.

 

A doppia velocità

Lo Spezia, antagonista di sempre del Verona nella corsa salvezza è stato doppiato nei punti raccolti nel ritorno proprio dai gialloblù: nove contro diciotto. E pensare che a metà novembre, proprio gli spezzini vennero a prendere la vittoria al Bentegodi spingendosi a +8 dai veronesi. Ultima gara prima dello stop per il Mondiale. Pare non essere mai successo, ma è andata proprio così.

 

Verona ampiamente salvo

Corretto fare anche una media punti di questo ritorno, per capire la tendenza proiettata in tutto il campionato, dell’Hellas di Zaf e Bocchetti. Dunque, nelle quindici giornate giocate fin qui dal giro di boa, i gialloblù hanno viaggiato con una media punti di 1.2 a partita. Moltiplicate per 38 e vien fuori che la “seconda versione” del Verona potrebbe attestarsi – di media – sugli stessi punti raccolti dal secondo Juric veronese. E cioè: 45. Numeri che portano felicità e speranza.

 

Quota salvezza

Incrociando le gare delle dirette concorrenti del Verona, e quindi Spezia e Lecce, sul piano delle proiezioni statistiche, vien da pensare che a quota 34 punti i gialloblù potrebbero essere salvi. Facciamo due conti: quattro punti al Bentegodi (un pari e una vittoria contro Toro ed Empoli) e la speranza magari di combinare qualcosa nelle due trasferte di Bergamo e Milano (con i rossoneri) all’ultima giornata. Ma, intanto, godiamoci questo Hellas. Che ha imparato a non darsi limiti e che a Lecce si è preso una fetta di salvezza. Adesso manca l’altro.

Simone Antolini

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