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Non basta super Lasagna Hellas ko con l’Hoffenheim

Incontenibile Kevin Lasagna si è regalato due reti da grande attaccante FOTOSERVIZIO EXPRESS
Incontenibile Kevin Lasagna si è regalato due reti da grande attaccante FOTOSERVIZIO EXPRESS
Incontenibile Kevin Lasagna si è regalato due reti da grande attaccante FOTOSERVIZIO EXPRESS
Incontenibile Kevin Lasagna si è regalato due reti da grande attaccante FOTOSERVIZIO EXPRESS

Belli a metà. L’Hellas di Germania torna a con un ko di misura che non fa male. Passa in rimonta l’Hoffenheim (3-2) dopo essere finito sotto di due gol. Il primo Verona è bello e cinico. Allunga con uno stratosferico Lasagna, regge l’urto, gioca ordinato, porta a casa qualche rischio ma all’intervallo lungo è avanti 2-1. Poi il cambio in blocco che toglie ai gialloblù solidità e pulizia di fraseggio. I tedeschi ne approfittano, accelerano, recuperano e sorpassano. Poco male. Cioffi cercava indicazioni per il futuro. Ha trovato i gol di Kevin e 60’ di buon calcio. Il resto lo dirà il mercato. Compatto, coperto e pronto a ripartire. Verona di Germania con il 3-5-2. Nel primo dei quattro tempi da 30’ ciascuno Cioffi sceglie Dawidowicz, Gunter e Ceccherini dietro. In mezzo comanda Hongla spalleggiato da Tameze (il primo ad uscire sulle pressioni) e Ilic. Poi Henry e Lasagna ad attaccare la profondità. L’Hellas nella prima ora di gioco non dispiace. Evita di appiattirsi dietro, gioca di rimessa, soffre giusto un paio di volte quando i tedeschi vanno sulle corsie per trovare il centro area. Ma lì c’è sempre Montipò a vigilare. Ritmo da pre season, con buone premesse nella gestione degli uno contro uno e nel recupero palla. La differenza la fa lo straordinario Lasagna. Stavolta estremamente cinico. Nella prima mezz’ora di gioco regala una doppietta spettacolare. Kevin rompe il ghiaccio (12’pt) domando palla spalle alla porta, lascia scivolare il pallone sulla schiena, batte di forza Hubner e appena entrato in area fa partire un tiro a giro di sinistro che tocca il legno ed entra in porta. Il raddoppio è ancora meglio. Su ripartenza Verona, l’attaccante gialloblù si trova quasi sulla linea del fallo laterale sinistro a quaranta metri dalla linea di porta. Baumann sta rientrando tra i pali ma Lasagna lo coglie contro tempo, inventandosi un lob delicatissimo che sale in cielo e scende a depositarsi in rete. Una meraviglia per i 120 tifosi arrivati a Sinsheim a seguire i gialloblù. Nel secondo mini tempo c’è da registrare un Hellas più compassato (Cioffi non effettua nessun cambio) ed Henry, al suo debutto con la maglia del Verona, si fa notare per generoso spalle alla porta. C’è pure qualche spruzzo di nervosismo (ammoniti Lazovic e Faraoni) dettato anche dalla stanchezza. L’Hellas rischia zero ma prende gol al 28’st sull’unica distrazione difensiva: Prommel, su finta di Bruun Larsen (marcato da Gunter), deposita comodamente in rete a tre metri da Montipò. Nessuno lo aveva seguito. Si va all’intervallo lungo con il Verona avanti 2-1 e buone premesse. Cioffi cambia tutto: modulo (3-4-2-1) e anche l’undici in campo. C’è Berardi con linea a tre formata da Cetin, Magnani e Amione. Piloti di mediana sono Sulemana e Veloso. Sulle corsie Terracciano e Restos. Trequartisti Barak e Piccoli con Djuric centro boa. É un altro Hellas. Meno compatto, meno attento dietro. Più fragile sulle ripartenze dei tedeschi. E quando l’Hoffenheim affonda sono dolori. I tedeschi usano lo spunto di Rutter per mandare in tilt la disattenta difesa veronese. Al 23’ lo sgusciante attaccante francese lascia sul posto Amione e centra per il liberissimo Baumgartner: 2-2. Azione fotocopia cinque minuti dopo: Rutter viene raddoppiato ma non basta: palla bassa per Prommel che si trova liberissimo nella correzione a rete ad un metro dalla porta: 3-2. L’Hellas va in sofferenza nell’ultimo tempo. Non riparte, trova difficoltà nelle uscite dalla pressione avversaria. Quando l’Hoffenheim cambia ritmo penetra e mette ansia. Succede, comunque, poco. Con Damar che a porta spalancata mette clamorosamente alto. C’è spazio solo per il debutto in gialloblù di Cortinovis.•.

Simone Antolini

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