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Numero 1 gialloblù

Montipò nuovo portiere Hellas: «Il Verona? L'occasione più importante della mia carriera»

Lorenzo Montipò, nuovo portiere dell'Hellas Verona (Fotoexpress)
Lorenzo Montipò, nuovo portiere dell'Hellas Verona (Fotoexpress)
Lorenzo Montipò, nuovo portiere dell'Hellas Verona (Fotoexpress)
Lorenzo Montipò, nuovo portiere dell'Hellas Verona (Fotoexpress)

«L’Hellas è l’occasione più importante della mia carriera, Verona è una piazza stimolante». Lorenzo Montipò è pronto per una nuova avventura.

Il 25enne estremo difensore di Novara, si è messo in luce al Benevento e si è meritato la chiamata di un club che lo ha scelto come erede di Silvestri. «Sono contento del fatto che ci siano determinate aspettative su di me e in questo senso spero di ripagare sul campo la fiducia del club che mi ha cercato e fortemente voluto - spiega il nuovo portiere gialloblù -. Conosco bene il Verona, l’ho affrontato da avversario sia in Serie A che in B, lo considero un club importante nel contesto di una piazza stimolante».

A facilitare l’inserimento un professionista che per Montipò ha avuto un ruolo importante, ovvero il preparatore dei portieri Massimo Cataldi. «Tornare a lavorare con mister Cataldi, che mi ha allenato per due anni a Novara, è uno dei motivi per cui ho scelto di venire a Verona. Conosco le sue metodologie di lavoro e sono molto soddisfatto di ritrovarlo a distanza di anni. Reputo fondamentale il lavoro che faremo assieme nel percorso di crescita che voglio assecondare con questa maglia», ha spiegato Montipò.

Entusiasmo e voglia di ripagare la fiducia sin da subito, anche perché le condizioni del suo ginocchio lo permettono. «Mi sento pronto, il lavoro di recupero che sto portando avanti procede bene e sto lavorando per essere al meglio della condizione il prima possibile». Carico al punto giusto e convinto che per lui Verona sia «l’occasione più importante della mia carriera, sia per la categoria che per la piazza. Credo che questa sia una grande opportunità per fare bene e non voglio farmela scappare. Ho scelto principalmente Verona per quello che simboleggiano questo club, questa città e questo ambiente. Voglio mettermi in gioco e l’Hellas può darmi stimoli fondamentali. Scegliere di venire qui è stato quasi scontato».

Sostituire Silvestri, protagonista di due stagioni ad altissimi livelli non sarà facile. «È un portiere che negli ultimi anni, qui a Verona, è cresciuto tanto e ha fatto davvero bene. Ho avuto modo di conoscerlo e parlarci, apprezzandolo anche a livello umano. Marco lascia una eredità importante, io voglio dimostrare di essere all’altezza, con l’obiettivo di fare bene quanto lui. Posso e devo migliorare su tutto, col duro lavoro e con la giusta concentrazione si possono raggiungere livelli molto alti e spero di raggiungerli».

Far bene al Verona potrebbe voler dire anche riproporsi nel giro azzurro, dopo l’esperienza nelle selezioni giovanili della Nazionale. «È stata una bellissima esperienza, soprattutto giocare l’Europeo Under 21. Vestire l’azzurro è il sogno di ogni bambino, ma per arrivare lì serve fare bene col proprio club e ora ho in mente solo il Verona».

Una squadra che, dopo gli anni con Juric, ha scelto di ripartire con Di Francesco e secondo Montipò sta crescendo «un gruppo unito e che si aiuta nelle difficoltà. Questa cosa credo debba partire per prima dal portiere, che deve accompagnare e sostenere in campo tutto il gruppo. Speriamo, ovviamente, che a sostenerci ci siano il prima possibile anche i nostri tifosi, che sono fondamentali. Gli altri portieri della rosa? Sono tutti bravissimi ragazzi. Loro, come tutto il gruppo, mi hanno aiutato a inserirmi al meglio. Allenarmi con loro mi dà stimoli importanti per migliorarmi sempre di più».

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