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Il doppio ex di Verona-Atalanta

Michele Cossato: «Andai a Bergamo invece che al Celtic. Tornassi indietro...»

di Alessio Faccincani
Michele Cossato
Michele Cossato
Michele Cossato
Michele Cossato

Bergamo è stata una parentesi. Verona è da sempre la sua vita. Il cuore non è diviso a metà. Michele Cossato in riva all’Adige è istituzione che si mischia alla storia. Domani la partita con l’Atalanta sarà parecchio dura. «Loro saranno arrabbiati per l’eliminazione dall’Europa League», il primo pensiero, «ma il Verona ha la fortuna di poter giocare con tranquillità. Quando non hai la pressione di un obiettivo, devi lasciarti travolgere dalla spensieratezza. A me è capitato poche volte e in quelle poche me la sono sempre goduta».

 

Il Verona deve godersi il viaggio fino a fine stagione…

«Io non comprendo le espressioni pancia piena o stimoli diversi» prosegue SuperMike, «Probabilmente è un mio limite ma un professionista deve sempre spingere». 

 

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Come andò l’esperienza di Cossato a Bergamo?
«Mi ritengo fortunato per aver giocato in una grande società come l’Atalanta ma il ricordo non è esaltante. Fu l’unica volta in cui non legai con i miei compagni. Me ne andai con quel dispiacere. Anche se riguardandomi indietro sono grato di aver giocato in una piazza come quella di Bergamo e di aver conosciuto una persona speciale». 


A chi si riferisce?
«All’Atalanta mi portò Ciccio Mascetti nel suo percorso da dirigente nerazzurro. Sono stato fortunato ad incrociarlo sulla mia strada. Un gentiluomo, un signore del calcio. La sua scomparsa mi ha rattristato tantissimo. È stata dura il giorno del funerale.

Che ricordo conserva? 
A Ciccio volevo bene e credo che anche lui un po' me ne volesse. Ogni volta che lo incontravo in zona Borgo Trento era sempre una festa. Lunedì Verona gli ha tributato il giusto omaggio ai funerali. E poi vi dico un’altra cosa… 


Quale? 
Ciccio fu talmente bravo che scelsi l’Atalanta a discapito del Celtic. Ecco tornando indietro prenderei il primo volo per la Scozia. Quello è il rammarico più grande della mia carriera. Immaginatevi la bellezza di giocare al Celtic Park. 

Dopo la Dea ripartì dall’Hellas…

Finalmente una decisione azzeccata. Come andò lo sappiamo tutti. A parlarne ancora mi emoziono. Coronai il mio sogno: indossare da veronese la maglia dell’Hellas. 


Ha sentito le voci che vorrebbero Tony D’Amico verso l’Atalanta? 
Negli ultimi anni è stato il perno della società ma se l’Atalanta chiama credo sia facile cadere in tentazione. Da tifoso un suo addio sicuramente dispiacerebbe. Tra i papabili sostituti c’è anche il nome di Giovanni Sartori… Lo conosco bene. Al Chievo fummo anche compagni di squadra. 
Come finisce domani? 
Non sono bravo con i pronostici ma tifo per un gol di Simeone. E’ un attaccante che lavora tantissimo per la squadra. Uno così merita di segnare.

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