<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Lovato talismano Hellas. Favola iniziata con la... Dea

Matteo Lovato, seconda stagione all’Hellas FOTOEXPRESS
Matteo Lovato, seconda stagione all’Hellas FOTOEXPRESS
Matteo Lovato, seconda stagione all’Hellas FOTOEXPRESS
Matteo Lovato, seconda stagione all’Hellas FOTOEXPRESS

Un talismano, questo dicono i numeri. Un talismano di grande valore, questo dice il mercato. Matteo Lovato, classe 2000, è una delle felici sorprese del Verona. Alti e qualche basso. Ivan Juric lo ha gestito al meglio. Non vuole bruciare il ragazzo, sa benissimo cosa accade quando troppi riflettori ti finiscono addosso. E Matteo, da due partite, ha visto il Verona giocare dalla panchina. Percorso di crescita, e di rafforzamento. Tenendo conto, pure, che là dietro la concorrenza non manca. I NUMERI. Lovato, fin qui, ha raccolto venti presenze tonde. Per lui il 44 per cento di partite da titolare, e il 49 per cento dei minuti totali giocati dalla squadra. Inserito nel progetto. Contratto esteso fino al 2024, ma addosso già gli occhi delle big. A cambiargli la vita i suoi primi otto minuti giocati in serie A con la maglia del Verona, proprio contro l’Atalanta lo scorso 18 luglio. Utili per capire che il gigante di Monselice aveva stoffa, talento ed un interessante profilo sul quale lavorare. TALISMANO. Nelle otto partite giocate per intero da Lovato, l’Hellas non ha mai perso. Dentro c’è la vittoria con l’Udinese, i pareggi con Genoa, Juve e Milan. Pure l’exploit dell’Olimpico con la Lazio e i preziosi successi contro Crotone e Parma, oltre che al pari casalingo con la Juve. Questo per dire che (fin adesso) quando Juric sceglie Lovato dall’inizio alla fine, l’Hellas non perde. Oltre i numeri, ci stanno le valutazioni di campo e le prestazioni. Matteo ha avuto qualche battuta a vuoto (e ci sta), entrando in corsa o uscendo presto dalla partita. Ma fa parte del percorso. I dati, però, ricordano anche che nelle sei partite nelle quali Lovato è rimasto seduto in panchina, il Verona ha raccolto un pari a Firenze, una vittoria a La Spezia e ben quattro ko contro Bologna, Parma, Milan e Sassuolo. Analisi semplicistica, per carità, Ma questo è. VALORE. E poi c’è il valore di mercato del ragazzo. Valeva uno Matteo ad inizio stagione. Adesso il suo cartellino oscilla tra i sette e i dieci milioni di euro. Il Milan lo corteggia da tempo. La chiamata del ct Paolo Nicolato per i gironi preliminari dell’Europeo under 21 diventa vetrina importante. Un altro passo nel futuro. •

Simone Antolini

Suggerimenti