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La Primavera vuole l’impresa C’è da battere la Fiorentina

Iyenoma Udogie, pezzo pregiato della Primavera di Corrent FOTOEXPRESS
Iyenoma Udogie, pezzo pregiato della Primavera di Corrent FOTOEXPRESS
Iyenoma Udogie, pezzo pregiato della Primavera di Corrent FOTOEXPRESS
Iyenoma Udogie, pezzo pregiato della Primavera di Corrent FOTOEXPRESS

Finalmente è arrivata l’ora ics. La finalissima di Coppa Italia tra la Primavera del Verona e quella della Fiorentina si disputa oggi alle 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Una finale che i ragazzi di Nicola Corrent hanno sempre sognato e che è diventata realtà. Solo, però, dopo aver eliminato la Roma in semifinale. Ma la differenza reti (2-0 all’andata) e (3-1 al ritorno) ha permesso ai gialloblù di accedere al finale della competizione. Sognare ancora quindi, è d’obbligo. BLASONE. Anche se la Fiorentina ha un palmares di tutto rispetto. Ma se la squadra gialloblù è arrivata in finale dopo aver eliminato nell’ordine Spal (3-4), Pordenone (0-4), Cagliari (1-6), Frosinone (3-1) e Roma, vuol dire che può dare del filo da torcere anche alla Viola, detentrice del titolo. Morale alto dunque e convinzione dei propri mezzi, ma giocare da squadra e con umiltà. Come ha sempre predicato mister Corrent. Certamente la squadra del nuovo allenatore Alberto Aquilani parte con il favore dei pronostici, ma Lucas e compagni non scenderanno in campo sconfitti in partenza. Anzi daranno il massimo per portare a casa un risultato straordinario. Per questi ragazzi infatti, disputare la finalissima di Coppa Italia, non è più un miraggio, ma una realtà. Incancellabile. PER SEMPRE. Un ricordo che rimarrà impresso nelle loro menti e storico per la società. La sfida ha un indice di pericolosità molto alto per cui i ragazzi di Corrent dovranno dare il centodieci per cento se vorranno spodestare i detentori del titolo La Fiorentina infatti ha dimostrato di avere giocatori di qualità e tutte le carte in regola per vincere la competizione. Anche il Verona però, ha dato prova che ha tutto ciò che serve per compiere l’impresa. Voglia di dare il massimo. Convinzione delle proprie capacità. Bramosia di poter scrivere una delle più belle pagine della storia del club. «La finale? Questa gara è un evento storico per il club» ammette il tecnico Nicola Corrent, «siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato per la prima volta nella nostra storia e ora vogliamo viverla al massimo. Le armi del Verona restano sempre le stesse: entusiasmo, spirito di gruppo e grande compattezza». •

Franco Lerin

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