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Il mercato

La Lazio punta Ilic e Casale. Simeone è il patrimonio dell'Hellas

Il giocatore dell'Hellas Ilic
Il giocatore dell'Hellas Ilic
Il giocatore dell'Hellas Ilic
Il giocatore dell'Hellas Ilic

Giovanni Simeone è diventato un patrimonio dell’Hellas. Valore umano, valore tecnico, valore economico. Tutto insieme per dire: il Cholito è pezzo pregiatissimo di questo Verona, nuova versione. Marroccu alla regia, Cioffi alla conduzione e Setti alla supervisione.

Segnale forte. Il riscatto del Cholito dal Cagliari è un segnale di maturità da parte del club, qualsiasi sia il destino dell’attaccante argentino. L’Hellas ha avuto la forza di blindare il suo bomber, prolungando il contratto fino al 2026. Firma tutt’altro che simbolica e che sta a significare una cosa sola: il Verona non ha voglia di svendere, non ha fretta di vendere, ha certo esigenza di incassare dal mercato moneta pesante. Ma l’Hellas di Setti non si trasformerà di certo in un super mercato con sconti fuori stagione.

A prescindere. Questo per dire anche: Simeone è stato riscattato a prescindere. Perchè il Cholito può anche restare a Verona. I piani di Marroccu e Setti sono molto chiari. Il valore di mercato del cartellino dell’attaccante si aggira oggi intorno ai 18-20 milioni di euro. Non arrivasse un’offerta all’altezza delle aspettative del club gialloblù, Giovanni resterà a disposizione del suo nuovo tecnico. A oggi, va detto, non è arrivata sul tavolo della trattativa nessuna proposta di acquisto concreta.

Solo ipotesi. Simeone, in Italia, piace a Lazio e Napoli. Ma con i due club non c’è stato contatto. Dalla Spagna, già qualche tempo fa, è emerso un interesse di tre club: Valencia, Siviglia e Villareal. Ma anche qui non si è andati oltre i sussurri e gli ammiccamenti. Certo, il Cholito resta nel gruppo dei “quattro diamanti“ di Setti. Con lui anche Barak, Casale e Ilic. Il Verona dovrà pescare da questo gruppo ristretto di giocatori il sollievo economico per il futuro immediato. E non è scritto da nessuno parte che tutti e quattro dovranno partire. Potrebbe bastare anche una doppia cessione, e nulla più.

Echi da Roma. Detto del Cholito, andiamo sui rimbalzi di mercato che arrivano dalla Capitale. La Lazio sembra voler fare sul serio per Ivan Ilic e Niccolò Casale. L’interesse per centrocampista e difensore, da parte del club di Lotito, è reale. Ma anche qui, le parti non si sono ancora sedute a trattare. Il mercato apre il 1 luglio, e i tempi di chiusura delle trattative potrebbero prevedere riflessioni molto lunghe. Ricordate il passaggio di Mattia Zaccagni alla Lazio della scorsa stagione? Se ne parlò tutta estate. E Zac lascio l’Hellas a campionato iniziato, dopo aver giocato due gare (segnando due reti) di campionato. Quindi: c’è da aspettarsi di tutto.

Cifre gonfiate. Altra cosa: anche le cifre che girano al momento sembrano irreali. Si è parlato di operazione da 28 milioni complessivi per Ilic e Casale alla Lazio. Ma la realtà potrebbe essere un’altra: sette milioni per il cartellino di Casale. E non più di quattordici per quello del centrocampista serbo. Poco più di 20 milioni, dunque. Ma non certo i “quasi trenta“ sparati da radiomercato. Il Verona resta sulla sua posizione. Sa di dover vendere, ma tenterà di farlo alle sue condizioni.

Silenzio su Barak. Intanto, è calato il silenzio su Antonin Barak. Fuori dai radar di mercato. Il ceco vale, per l’Hellas, non meno di 18-20 milioni. Il Napoli, in passato, aveva accarezzato l’idea di prendere il giocatore arrivando ad offrire al massimo dodici milioni. Barak resta ancora nel mirino del club di De Laurentiis. Lui come il Cholito. Ma anche qui, la cifra “sparata“ al cielo di un’operazione da quaranta milioni (Simeone più Barak) tra Hellas e Napoli non corrisponde al vero. Appunti: Lovato si allontana. Lui come Sutalo. Rientra Magnani. Depaoli torna alla Samp.

Simone Antolini

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