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La fantasia di Bessa e l’agonismo di Barak. Juric, ti piace la B&B?

Daniel Bessa è una delle scommesse da vincere per Juric
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Due punte? Non fa per il Verona. Almeno, non per questo Verona che sta aspettando il miglior Kalinic e pure l’inserimento nel “sistema Juric“ di Lasagna. Ne resterà solo uno, dunque, lunedì sera al Bentegodi. Sensazioni? L’ex dell’Udinese è in leggero vantaggio su Kale. Leggerissimo. SENZA ZAC. Ma dietro cosa succede? Manca Zac, che di questo Hellas è stella indiscussa: trascinatore, prestigiatore, poeta. Fuori per squalifica, impossibile da sostituire. E qui spunta l’ispirazione dell’infinitamente ispirato Juric. Suggerimenti? La B&B: Bessa dal primo minuto (è dal gennaio 2018 che il brasiliano non parte titolare con la maglia del Verona, che quel giorno perse 2-0 a Napoli) al fianco di Barak. Piace anche a Ivan? Proviamo a ragionarci. FORZA E TALENTO. Sulla trequarti l’allenatore croato ha sempre voluto forza, rapidità, imprevedibilità, fantasia. Il tutto, combinando i due uomini da posizionare dietro la punta o il “falso nueve“. Bessa, oggi, per doti tecniche individuali, è il giocatore che più si avvicina a Zaccagni. Ragionate sui tempi tecnici di gioco, sulle velocità di scarico della palla, non sull’occupazione degli spazi. Quella è altra cosa. E lì, Zaccagni, è unico. Ma Bessa, sulla trequarti, può - a modo suo - ispirare la fase di finalizzazione dei gialloblù. Perfetto rifinitore, ottimo suggeritore, i margini di miglioramento della sua condizione, lo possono portare ad affrontare gli “uno contro uno“ con grande fiducia. PARALLELI. Zac ha progressione, capacità di accentrarsi, saltare l’uomo e puntare la porta. Pure di trovare la giocata sui “tagli dentro“ dei compagni. Bessa ha meno chilometri nelle gambe, magari meno forza esplosiva. Ma il suo talento innato lo possono portare ad essere perfetti interprete della fase di ultra attacco pensata da Juric. Ecco, con Barak potrebbe abbinarsi alla perfezione. Perchè Antonin, sulla trequarti, garantisce forza esplosiva, capacità naturali di penetrazione, tecnica abbinata ad agonismo. E l’idea di vederli insieme contro il Parma non appare poi così strampalata. Certo, di mezzo ci sta, come dicevamo, l’infinita ispirazione di Juric. E gli uomini oggi non gli mancano. OSSERVAZIONI. Tenendo conto che in mediana l’allenatore croato può disporre di Sturaro e del ritrovato Ronaldo Vieira, recuperato, quest’ultimo, da un fastidioso infortunio che lo ha a lungo tenuto fuori dai giochi. Verrebbe da pensare, per la trequarti, ad un possibile avanzamento di Tameze. Ma con Barak la forza d’urto (e contenitiva) è già garantita. Alternative? Colley da subito con Barak? Magari meglio in corsa. Evitando, a cascata, di togliere equilibrio al reparto di mezzo e agli uomini destinati ad agire sulle corsie. Dove tto, o quasi, pare fatto. Con Lazovic dirottato a destra al posto dello squalificato Faraoni e Dimarco riportato sulla mancina in mediana. Certo, pare facile leggerla così. Poi, spunta Juric e ogni certezza si dissolve. La B&B, però, potrebbe funzionare. •

Simone Antolini

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