<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Le mire dell'Atalanta sul tecnico gialloblù

La Dea fa spesa a Verona: dopo D'Amico, tocca a Tudor?

.
Igor Tudor (fotoExpress)
Igor Tudor (fotoExpress)
Igor Tudor (fotoExpress)
Igor Tudor (fotoExpress)

La Dea fa spesa a Verona. Ormai il dado è tratto. Dopo Tony D’Amico, già nerazzurro al 90%, potrebbe mettere le mani pure su Igor Tudor. Molti sono gli indizi che portano a questa soluzione. In più occasioni all’ottimo Tudor è stato chiesto cosa farà da grande e non ha mai realmente risposto. Non si è nemmeno trincerato dietro alla fatica frase: «Ho un impegno da rispettare». Ma quel «Vedremo...» che vuol dire tutto e niente.

 

L’uscita del Gasp

Dopo la vittoria dell’Atalanta con lo Spezia, Gian Piero Gasperini sul domani, in sintesi, ha detto: «Ho capito che qualcosa in società è cambiato ma io sono qui pronto a confrontarmi e capire, al di là del contratto». Rispettando il fatidico pezzo di carta, nè Giovanni Sartori, nè tanto meno Tony D’Amico, rispettivamente responsabili dell’area tecnica della Dea e dell’Hellas, non dovrebbero andarsene ed invece... Ed invece Tony si è visto e rivisto a Bergamo mentre sull’ex «Cobra» del Chievo, ci sarebbero Bologna e pure Juve.

La famiglia Percassi, pur avendo un ruolo di rilievo, ha ceduto il 55% delle quote del club a un gruppo di investitori statunitensi guidato da Stephen Pagliuca. L’obiettivo è quello di rigenerare al più presto una società, che ha stupito in Italia e in Europa ma pare essere arrivata come rosa un po’ a fine corsa. Lee Congerton, manager gallese dal profilo internazionale, è a capo dell’area tecnica, dopo che Giovanni Sartori sarebbe stato messo da parte o comunque nella lista dei partenti. Da decidere il futuro di Gabriele Zamagna, attuale diesse nerazzurro. Resteranno Congerton e il nuovo D’Amico oppure ci sarà ancora Zamagna? Capite bene, che in questo momento alla Dea non avrebbero le idee chiarissime, oppure sì ma ci sarebbero delle situazioni ancora da definire.

 

Juric e Tudor

Gasperini si è detto disposto a ricominciare da capo, magari con un nucleo storico formato da quei calciatori che non si sarebbero stancati della sua voce e ripartire così da zero. Ma la nuova proprietà accetterà una cosa simile? A Bergamo non lo credono possibile. Meglio individuare un discepolo del Gasp e non cambiare molto ma lo stretto necessario per ridare fame ad un ambiente che ha vinto tanto, pur non vincendo nulla. Il calcio oggi è questo. La Dea è riuscita a ritagliarsi un posto a livello internazionale pur senza trofei. Ivan Juric sarebbe il sostituto ideale del guru Gasp. A Bergamo si riformerebbe in panchina la coppia con D’Amico. Ma toglierlo al Toro non è impresa agevole e certo non pronosticabile ora. Ecco che Igor Tudor potrebbe essere il tecnico perfetto. Quello che ha fatto col Verona è sotto gli occhi di tutti. Un allenatore ancora più offensivo dell’amico Ivan, che ha esaltato giocatori come Simeone e Caprari. Questo è stato apprezzato da Luca Percassi che ha seguito passo dopo passo l’evolversi dell’Hellas in questa stagione.

Qualcosa dalla lite tra il Papu Gomez e Gasperini si era incrinato tra il club e l’allenatore piemontese oggi non avrebbe tutto quel credito che gli dimostrano i tifosi orobici dopo anni di successi e anche di valorizzazioni di giocatori. Non è una boutade, la possibilità che Tudor segua D’Amico. La filosofia di gioco è la stessa e pure la visione del mercato. Sarebbe importante a questo punto che il presidente Maurizio Setti dipanasse i dubbi, magari dopo la gara col Toro. Una partita che potrà consolidare un prestigioso nono posto dell’Hellas e, magari, consentire a Montipò e compagni di centrare il record di punti in serie A. La verità è che il presidente gialloblù ha sperato sino all’ultimo di poter trattenere Tony D’Amico. Non è facile per il dirigente pescarese lasciare un Hellas così. Ecco spiegati i tanti silenzi in casa gialloblù. Dopo il Milan, ci sarà la partita di Juric, il grande ex. E poi, che accadrà?

Gianluca Tavellin

Suggerimenti