<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il punto sui gialloblù

L'Hellas ora è sotto esame. Kalinic, serve una sterzata

Maurizio Setti
Maurizio Setti
Maurizio Setti
Maurizio Setti

Tutti sotto esame. Ad avere l’ultima parola sarà il presidente Setti. Parte con questa settimana un nuovo campionato per l’Hellas Verona. Chi deve ritrovarsi è meglio che lo faccia in fretta e chi deve confermarsi, altrettanto. Dalla sede di via Olanda al campo di Peschiera tutti dovranno dare qualcosa in più, perchè il presidente guarda già al futuro.

 

L’ERA DI DAZN. Maurizio Setti non pare intenzionato a cercarsi un regista per via Olanda. La sua presenza, complice il Covid e quindi la minor possibilità di viaggiare in giro per il mondo, l’ha tenuto maggiormente sul «pezzo». Carpi, Verona, Milano per affari e Mantova i suoi maggior spostamenti. Attualmente è impegnato insieme a Marco Pistoni, già «uomo di contratti» in un recente passato a Sky, a ricavare e suggellare nel migliore dei modi, i vari accordi con la nuova piattaforma.

 

GOL CON INFRONT. Maurizio Setti, visto l’ottimo rapporto con l’Ad di Infront Alessandro Giacomini, sarebbe in dirittura d’arrivo per chiudere un altro contratto vantaggioso. Ritoccate le cifre del precedente causa Covid, il patron gialloblù sulla falsa riga del vecchio accordo, garantirebbe alla società un’entrata di altri 6 milioni per stagione per le prossime tre annate. Cartellonistica, sponsorizzazioni, parcheggi sky box e iniziative varie in favore di Infront, in cambio di parecchi denari.In tal senso pronto un progetto per nuovi sky box sotto la tribuna vip.

 

AL PALO COL CENTRO. Purtroppo il presidente Setti, al momento, non è riuscito a portare a casa il «Payanini Center». Si vocifera di un contratto preliminare firmato dalla proprietà del rugby con i gialloblù ma queste sono cose private e risolvibili, eventualmente nelle sedi opportune. Il nostro quotidiano se ne era occupato già nell’ottobre del 2020. La ricerca da parte del Verona Rugby di trovare un altro sito, visto che l’affare era in pratica chiuso. Si era parlato in un primo momento di Parona o di costruire altri campi davanti al Payanini. Tutte ipotesi rimaste tali. Non sono bastati gli 8 milioni di euro offerti da Setti, dopo un paio di incontri falliti, per convincere la famiglia Vittadello a lasciare campo libero all’Hellas. Il Verona Rugby, riesce grazie agli introiti dell’Accademy, a sostenere le spese di gestione di un impianto così moderno e funzionale. Conti alla mano si parla di un mantenimento annuale di 470mila euro. Attualmente l’Hellas ne spende 350mila circa di affitto a Peschiera. Il club gialloblù resta alla ricerca di un complesso, per far sorgere la casa del Verona. Setti aveva sondato pure un terreno nelle vicinanze dell’Esselunga di Quinto ma non se ne è fatto nulla, perchè più redditizio così com’è per la famiglia Reichenbach.

 

KALINIC E GLI ALTRI. Dal punto di vista sportivo, piena fiducia in Tony D’Amico e mister Ivan Juric. Sono loro i principali uomini del presidente. Unica incrinatura, forse, l’arrivo di Nikola Kalinic, che fino a questo momento ha reso ben al di sotto delle aspettative. La punta croata arrivata non in buone condizioni, una volta recuperato, si è fermata nuovamente. Un investimento di due milioni di euro all’Atletico Madrid più un milione e duecentomila netti al giocatore per due anni. Moltiplicatelo per due e vedrete cos’è costato finora l’ex viola. Lui e Lasagna tra l’altro, sono gli unici ad avere un contratto non modificabile in caso di retrocessione in serie B. Pure l’ottimo Kevin dovrà battere più di un colpo in questo finale di stagione. Colley, Salcedo, Vieira, Benassi e Sturaro dovrebbero a giugno tornare nei club di proprietà. Da valutare le posizioni anche di Cetin, Ceccherini e Ruegg. Quest’ultimo se non verrà ceduto Faraoni, potrebbe essere dirottato in prestito all’estero o in una squadra neopromossa.

 

I PEZZI PREGIATI. Marco Silvestri in rampa di lancio. La destinazione è sempre Roma. Con lui potrebbe partire anche Antonin Barak, un giocatore che piace molto a Pep Guardiola. Il City vorrebbe provarlo e in cambio darebbe via libera al Verona per il giovane Ivan Ilic. Dietro all’Hellas per il serbo potrebbero essere «sponsor interessati» Milan e Juventus. Con Juric, il centrocampista potrebbe crescere bene. In questa operazione, l’Hellas perderebbe forse il giocatore di maggior talento dell’era Setti, parliamo di classe pura, ma oltre a portarsi a casa il cartellino di Ilic, incasserebbe la differenza di 6 milioni di euro.

Gianluca Tavellin

Suggerimenti