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Il futuro del tecnico gialloblù

L’Atalanta blinda Gasperini. E allontana Tudor dalla Dea

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Igor Tudor e Gian Piero Gasperini
Igor Tudor e Gian Piero Gasperini
Igor Tudor e Gian Piero Gasperini
Igor Tudor e Gian Piero Gasperini

«Gasperini è intoccabile. E noi vogliamo ancora l’Europa». Lo dice Luca Percassi, ad dell’Atalanta. Contratto fino al 2025 per Gasp. Cifre molto importanti. L’Europa ancora una volta come ambizione latente. Ma neanche troppo. Di riflesso, Igor Tudor oggi è più vicino al Verona. Motivo? Bergamo poteva essere realmente approdo ideale per il tecnico croato, al seguito di Tony D’Amico. Club che in Tudor poteva rivedere l’uomo giusto per il dopo Gasp. Lui come Juric. Ma le parole di Percassi sembrano chiudere la porta a qualsiasi possibilità di trasferimento alla Dea per l’allenatore croato. E toccherà adesso a Maurizio Setti blindare il suo tecnico anche per le prossime due stagioni.

Intanto, una premessa: Igor, dopo lo straordinario campionato a Verona, è finito sicuramente in vetrina. Ma, al momento, tolta di mezzo l’Atalanta, pare non essere arrivata ancora nessuna offerta migliorativa (rispetto all’Hellas) per l’uomo di Spalato. Resta la «variabile estera». Tudor, infatti, è allenatore dal profilo internazionale. E, quindi, non è da escludere che possa spuntare un’offerta da uno dei tornei di rilievo del continente. Certo, da parte di Setti è già arrivata la riconferma per Tudor. Ma adesso sarà fondamentale stringere un rapporto ancora più forte con l’allenatore che a Verona ha portato risultati, spettacolo, punti ed una posizione di classifica di assoluto valore. «Del mio futuro parlerò dopo la partita con la Lazio» ci ha detto più volte Tudor che a Verona ha ammesso «di stare bene».

Non basta, tuttavia, questo per evitare spiacevoli sorprese. Igor ha bisogno di ulteriori conferme. Primo: conoscere on fretta il nome del nuovo direttore sportivo (oggi va per la maggiore Francesco Marroccu, legato ancora al Brescia ndr), per capire affinità elettive e progetto tecnico. Secondo, ma questo non dovrebbe essere problema, l’Hellas dovrà costruire un progetto pluriennale attorno a lui. Terzo: il mercato in uscita dovrà portare a cessioni “dolorose“ ma non ad una rivoluzione che vada a depauperare in maniera rovinosa il patrimonio tecnico del Verona. Quarto: dovrebbe essere previsto anche un sostanziale ritocco dell’ingaggio legato soprattutto ad obiettivi stagionali, sotto forma di bonus.

Tudor era il nuovo che avanza. Oggi, invece, deve essere considerato il presente che stimola ad andare avanti. Non necessariamente per migliorare (assai difficile) quanto fatto fin qui, ma se non altro, mantenere lo status acquisito dal Verona tra le squadre di medio cabotaggio della serie A.

 

Il riconoscimento

È Igor Tudor il vincitore della Briglia d’Oro 2022. In seguito a una votazione unanime del suo Consiglio direttivo, l’Associazione calcistica Aiac – Associazione italiana allenatori calcio -, sezione di Siena, con il suo presidente Romano Perini, ha deciso di premiare con la Briglia d’Oro 2022 l’allenatore croato che peraltro può vantare anche un passato da giocatore della Robur. Il premio è stato vinto, negli anni, da allenatori come Dionisi, Semplici, Ballardini, Ranieri, Di Francesco, Pioli, Zeman, Montella, Allegri, Rossi, Ventura, Gasperini, Cuccureddu, Beretta, Ulivieri, Spalletti e Papadopulo. Tudor sarà premiato per l’ottimo campionato alla guida dell’Hellas.

Simone Antolini

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