<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Hellas Verona

Kalinic, è l’ora del part time? Juric reinventa il suo Hellas

Nikola Kalinic potrebbe trovare spazio già lunedì contro il Genoa FOTOEXPRESS
Nikola Kalinic potrebbe trovare spazio già lunedì contro il Genoa FOTOEXPRESS
Nikola Kalinic potrebbe trovare spazio già lunedì contro il Genoa FOTOEXPRESS
Nikola Kalinic potrebbe trovare spazio già lunedì contro il Genoa FOTOEXPRESS

Kalinic o non Kalinic? Pure questo un dilemma per Ivan Juric, che in passato si è divertito più volte a prendere a pugni l’emergenza. Reale, più che mai, in vista della partita contro il Genoa. Covid (out Barak e Gunter), infortuni, rientri, dubbi. A oggi sono almeno dieci i giocatori coinvolti dentro a questa situazione da bollino rosso. Solo Frate Indovino potrebbe venirci in soccorso per capire come si schiererà in campo lunedì l’Hellas. GESTIONE. Frate Indovino o Ivan Juric, naturalmente. A partire da Kalinic. Il pezzo da novanta, il bomber che mancava, l’asso nella manica. Forse non ancora prontissimo. Magari, viste le problematiche del momento, già pronto per partire e restare in campo almeno un’ora. Nikola se la gioca con Favilli (potrebbe partire lui da titolare nella sfida dell’ex al Genoa). Pure Salcedo potrebbe rientrare in ballottaggio. Mentre Di Carmine, dato in rientro dall’infortunio, pare possa solo accomodarsi in panchina. A Kalinic manca, per forza di cose, preparazione, intesa, confidenza e ritmo. Non c’era nei giorni della preparazione. Arriva da una sosta breve ma significativa. Deve recuperare il tempo perduto. In fretta sì. Ma senza esagerare. CRESCITA. Il suo finale di stagione con la Roma era stato positivo. Nei mesi assurdi del campionato d’estate, l’attaccante croato aveva chiuso con il sorriso. Il 1 agosto l’ultima partita ufficiale in casa della Juve campione d’Italia, battuta tre a uno: novanta minuti in campo e pure una rete nel giorno del commiato giallorosso. Due le perle di luglio. Una rete al Brescia, nel 3-0 al Rigamonti, e un gol pure nella goleada di Ferrara (6-1) contro la Spal. Kalinic è ideale terminale offensivo nel 3-4-2-1 del Verona. Deve solo ritrovarsi. Ha dimostrato di avere superato – nella parte finale della scorsa stagione – i problemi fisici del passato. Adesso deve solo ritrovare confidenza sul campo. TROPPI REBUS. Kalinic a parte, l’Hellas che si avvicina alla sfida con il Genoa resta bel rebus. Dietro chi gioca? Gunter, come detto, è fuori per Covid. Lovato ed Empereur sorridono verso il recupero. Dawidowicz e Magnani non sembrano ancora pronti. Fuori dai giochi Cetin. Juric conta di recuperare almeno un paio di pedine per la sfida con il Grifone del monday night. Restano a disposizione Ceccherini e il giovane Amione. Nella peggiore delle ipotesi, il tecnico croato potrebbe anche decidere di abbassare uno tra Faraoni e Dimarco. Nel caso la scelta cadesse su Faraoni, in mediana a destra ci sarebbe spazio per Ruegg, prospetto interessante sul quale in Verona ha investito in maniera pesante. Un passo indietro per dire che l’allenamento mattutino di ieri non ha chiarito del tutto – e non poteva essere diversamente – la situazione legata a presenti ed assenti in vista del prossimo turno di campionato. Ci aspettano ore decisive. Juric, naturalmente, giocherà i suoi assi al momento giusto. Quindi, non è da escludere che lunedì sera possa esserci pure qualche gradita sorpresa, con rientri dell’ultima ora. MEDIANA. D’istinto verrebbe da dire: giocano Tameze e Vieira. Giocatori di daga e non di fioretto. Magari serve una combinazione diversa. Veloso è dato in recupero ma non ancora pronto (almeno per adesso) per riprendere in mano la bacchetta da direttore d’orchestra. Ieri, da Peschiera, sono arrivati due spifferi. Il primo: va in panca sicuro e poi entra. Il secondo, tutto da verificare: Miguel è pronto, e poi per lui col Genoa è sempre gara speciale. la verità che ci giunge, però, è che il giocatore sta traslando dalle terapie al campo. Tutti felici e contenti se fosse in distinta, tra i titolari, già lunedì. Altrimenti c’è il giovane Ilic. E Juric, in passato, ha dimostrato a tutti di saper sorprendere ed incantare. Magari lo farà ancora. •

Simone Antolini

Suggerimenti