<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Juric resta fedele al suo credo Hellas quasi mai a due punte

Vieira ascolta i consigli tattici del mister gialloblù Juric  FOTOEXPRESS
Vieira ascolta i consigli tattici del mister gialloblù Juric FOTOEXPRESS
Vieira ascolta i consigli tattici del mister gialloblù Juric  FOTOEXPRESS
Vieira ascolta i consigli tattici del mister gialloblù Juric FOTOEXPRESS

Uno, due e tre. Eccole qui le varie formazioni con moduli che Juric dovrebbe adottare. Il mercato ha rivoluzionato la formazione gialloblù. Se ne sono andati cinque pilastri della passata stagione. Amrabat, Rrahmani, Pessina, Kumbulla e Verre. Questi i giocatori in ordine di grandezza e presenze utilizzati da Juric. Certo altri hanno fatto le valige come Borini o Stepinski ma i prima quattro con l’aggiunta di Verre sono quelli che hanno dato una solidità importante al sistema proposto da Juric e le basi alla casa Hellas della passata stagione. TANTE FACCE NUOVE. Nel mercato, il Verona ha attinto a piene mani. È arrivato perfino Nikola Kalinic per la gioia di Ivan, il Mago di Spalato. Sono almeno una dozzina i calciatori sui quali fare conto. E il numero sarebbe stato più consistente se non ci fossero ancora Laribi e Di Gaudio che si allenano ai margini mentre Badu resta un mistero. AVANTI COL 3-4-2-1. Nonostante Di Carmine non sia molto distante dall’ultima versione di Kalinic, difficilmente Juric giocherà con le due punte. Sia il modulo un 4-4-2, sia invece un più prevedibile 3-4-1-2. L’allenatore gialloblù ha infarcito la rosa di mezz’ali e di tornanti. Finalmente Faraoni e Lazovic hanno due alternative degne di questo nome: Ruegg e Dimarco. Coperte le fasce il tecnico scivola via veloce sui tre dietro più i due mediani. Il suo 3-4-2-1, difficilmente verrà messo in discussione. Attualmente Silvestri dovrebbe coordinare Ceccherini, Gunter e Cetin. In mezzo Tameze e Veloso con Faraoni e Lazovic larghi. Benassi e Barak dovrebbero essere la qualità e la fisicità dietro a Kalinic unica punta. L’ALTERNATIVA. Una cosa diversa l’abbiamo vista nell’ultima uscita a Parma. Juric ha cambiato la testa della squadra. Ha di fatto proposto un 3-4-3 con due punte larghe e Favilli nel mezzo. Una cosa che potrebbe avvenire anche in futuro. Dietro non si discute la linea a tre, mentre in mezzo oltre a Tameze e Veloso possono alternarsi Ilic e Vieira. Già detto dei doppioni sulle corsie esterne, la nostra lente di ingrandimento passa alle mezz’ali. Di rado per Juric, una seconda punta, sarà una attaccante vero. Il mister ha preteso che ci siano giocatori in grado di fare la mezz’ala classica ma anche l’esterno. Qui le soluzioni sono molteplici. Da Zaccagni, Barak, Colley, Salcedo e magari Di Carmine adattato a trequartista. Interessante anche collocare Lazo o Fara più avanti con un “doppione“ pronto a subentrare in fascia, a proposito Ruegg è davvero forte. Il grosso rimpianto di questo mercato è non essere riusciti a convincere Sartori dell’Atalanta a lasciare ancora in prestito Pessina. «Matteo è sveglio» raccontava Juric e soprattutto sapeva essere devastante come regista, mediano e mezz’ala aggiungiamo. Non male davvero. I tre davanti con due ali è forse il modulo che vedremo di più in corso d’opera. NIENTE 3-4-1-2. Sarà rarissimo vedere un trequartista e due punte con il Verona. Barak o Benassi dietro a Di Carmine e Kalinic pare essere fantacalcio. Juric al massimo concederà un 4-2-4 se si dovesse cercare di raddrizzare una partita nei minuti finali. Partire con un fantasista e due punte non è da lui. Per il mister il secondo giocatore con caratteristiche offensive dev’essere una mezz’ala, quasi mai una punta. LA ROSA. Nei nostri “campetti“ abbiamo ipotizzato dei nomi, ne abbiamo forse dimenticati altri ma non sappiamo quale minutaggio potranno avere Berardi o Pandur in porta, Dawidowicz, Empereur, Amione e Udogie là dietro oppure Ilic e Danzi a metà campo mentre Favilli se starà sempre bene potrebbe avere le sue chance da pilone offensivo in sostituzione di Kalinic o Di Carmine. •

Gianluca Tavellin

Suggerimenti