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Stasera al Bentegodi

Juric avverte l’Hellas: «Attenti ai dettagli, Parma competitivo»

I ragazzi di Juric (Fotoexpress)
I ragazzi di Juric (Fotoexpress)
I ragazzi di Juric (Fotoexpress)
I ragazzi di Juric (Fotoexpress)

Ivan Juric va di fretta. Sa che la posta in palio è alta e soprattutto sa, che il suo Verona non ha mai sbagliato tre partite di fila. Col Parma bisogna ricominciare, meglio se arriveranno i tre punti ma quello che si è visto tra Roma e Udinese va cancellato. «Sono d’accordo a metà» esordisce il tecnico croato, «abbiamo regalato a Roma e Udinese due tempi. Poi però abbiamo reagito. Tornerei più alla gara di Udine. Loro nella prima frazione ha avuto vita facile con palle lunghe su Llorente e poi via in velocità su seconde palle. Nella ripresa ho visto il mio Verona».

 

KALE È FUORI. Non è un problema di finalizzazione secondo il mister che dipana subito un dubbio sulla formazione: «Kalinic si è fatto male» dice, «non ci sarà e quindi partirà Lasagna». Allarga le braccia e commenta: «dispiace perchè Nikola stava raggiungendo il top della forma per tornare ad essere quello di Firenze ed invece è arrivato questo stiramento, peccato. Lui stava lavorando bene sia sul lungo che sul corto. A Udine doveva partire solo Lasagna ma la settimana bella fatta da Kalinic mi ha messo in difficoltà ed ho optato per le due punte. Per Lasagna ho in mente grandi cose. Vedremo in futuro».

 

Chiuso l’argomento attaccante, Juric è sbrigativo anche sui sostituti degli squalificati Faraoni e Zaccagni: «giaà lo sapete». Un po’ come dire che giocheranno Dimarco e Lazovic. Chiuso con gli esterni il discorso formazione viene completato con Ilic e Tameze in mezzo perchè: «Barak è bravissimo a collegare metà campo con attacco e Veloso verrà in panchina. Non mi pare pronto per partire come del resto Vieira e Sturaro». Restano due dubbi per Juric: Gunter o Magnani dietro e poi Bessa o Colley al posto di Zaccagni. «Tutto può essere» avverte il Mago di Spalato, «a Magnani dico che può diventare un top player ad un patto però. Deve mantenere più a lungo e costante la concentrazione».

 

ALZARE LA GUARDIA. Ecco che il mister vira sull’avversario di questa sera e i rischi che ci sono per l’Hellas. «Le difficoltà sono le solite: se non sei giusto soffri con tutti. Il Parma ha investito molti soldi su grandi talenti europei, ma gli sta girando tutto male. Mi aspetto una partita tosta, perché le differenze tra le ultime dodici sono sottilissime, dipende dai dettagli e dalla forma».

 

IL MOMENTO DEI GIALLOBLÙ. Verona chiamato a scacciare qualche fantasma, visto che non muove la classifica da tre turni. La dote di punti accumulata forse ha giocato qualche scherzo o forse, un po’ di responsabilità ce l’ha il mercato. Juric la spiega così: «Per un periodo ci siamo allenati solo per fare risultato. Tant’è che spesso il migliore in campo era Silvestri e poi tutti i difensori. Poi abbiamo iniziato a lavorare, i primi effetti si sono visti con Spezia e Crotone. Mi auguravo una crescita ulteriore, invece ci sono stati due incontri in cui non abbiamo fatto bene. Si può perdere, ma le prove nei primi tempi dovevano essere diverse. Bisogna essere molto attenti, perché le partite sono molto difficili e toste. Dobbiamo tornare a lavorare sui particolari, inserendo bene anche i nuovi giocatori». L’ultimo pensiero è per Andrea Gresele che sta combattendo su un letto d’ospedale. «Siamo molto legati ai Primavera. Loro si allenano spesso con noi Andrea è uno che piace a tutti, è sveglio, sia come ragazzo che come giocatore: ci dispiace molto. Speriamo migliori e che vada fuori pericolo». •

Gianluca Tavellin

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