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Parola al doppio ex

Colomba: «Il Bologna? Sartori a Verona lo conoscete bene...»

Franco Colomba
Franco Colomba
Franco Colomba
Franco Colomba

Franco Colomba, classe 1951, per molti fu l’erede di Giacomo Bulgarelli al Bologna. Per lui però, ex allenatore del Verona nella stagione 2007/’08, non era più il «Bologna che tremare il mondo fa». «Altri tempi, altre dinamiche» taglia corto Colomba. «A Verona» ci raccontò una volta, «non ho neppure iniziato». Doveva spaccare il mondo il suo Verona dei tempi della Lega Pro e invece rischiò addirittura la retrocessione. «Morante era il cannoniere del momento» racconta l’ex tecnico gialloblù, «ed invece segnò solo una rete nello spareggio con la Pro Patria».

Oggi vive il prossimo match, anticipo venerdì sera al Dall’Ara, con grande interesse. «Il Bologna» commenta Colomba, «I rossoblù non sono una meteora. Sono un gruppo costruito a ragion veduta e nel tempo. D’altronde a Verona Giovanni Sartori lo conoscete molto bene. Se sono con le prime in classifica è perché ci sono arrivati per gradi e sul campo».

Colomba fu anche in due occasioni tecnico rossoblù. Prosegue nel fotografare la squadra. «Sono tante le individualità del Bologna. Credo che Zirkzee sia quella più visibile. Morfologicamente no ma per tipo di gioco a me ricorda Higuain. Come l’argentino a lui piace iniziare l’azione d’attacco e poi concluderla. Nel gol alla Lazio c’è tutto questo compresa la rabbia di Zirkzee nel metterla dentro. In pratica il tedesco è un dieci che gioca da nove, toh un nove e mezzo. Anche Orsolini è migliorato molto. Fa sempre la stessa finta? Forse ma prima gli riusciva una volta su tre, ora almeno due su tre. Mi piacciono anche Ferguson e Ndoye, quest’ultimo ha un passo diverso dagli altri. Il Bologna ha tanta qualità dalla panchina».

Allenatori

Mister e il Verona? «I gialloblù sono tosti» racconta, «hanno cambiato tantissimo però sono competitivi. Bravo Sogliano e Baroni. Quest’ultimo è un ragazzo serio con un passato di livello. Mette equilibrio in tutte le cose che fa. Sa traghettare un gruppo in difficoltà in acque più tranquille». L’uomo copertina però è senza dubbio Thiago Motta. Un tecnico che potrebbe finire in una big della Premier.

«Questo non lo so» continua Colomba, «lui è stato un ottimo calciatore. Ha carisma ed idee. Thiago Motta sa come far rendere al meglio la squadra. Non si perde mai d’animo. Il Bologna rispecchia il suo carattere. Se la rete non giunge nel primo tempo, ecco che come per incanto arriva nella ripresa. Sì, forse per il Verona e per le altre è la squadra peggiore da incontrare in questo momento».

Mercato

Colomba non conosce tutti i movimenti dell’Hellas, però non si stupisce delle numerose vendite. «Credo che il calcio da tempo sia in questa direzione» dice, «il Verona magari non era riuscito a cambiare quello che voleva in estate e, complici le esigenze di bilancio, ha saputo far di necessità virtù. Quelli che son partiti sono ottimi calciatori ma la squadra mi sembra più omogenea».

Lotta

«Penso che l’Hellas» chiude Colomba, «abbia tutte le carte in regola per salvarsi. D’altronde penso che sia a due punti da dove si respira un’altra aria. Molto dirà il match in casa col Sassuolo»

Gianluca Tavellin

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