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L'intervista

Di Gennaro: «Sogliano ribalterà il Verona. Mondiali? Francia favorita, ma le voci su Benzema...»

L'ex centrocampista dell'Hellas e della Nazionale è nella squadra della Rai che sta seguendo i Mondiali in Qatar
Antonio Di Gennaro con la maglia della nazionale italiana
Antonio Di Gennaro con la maglia della nazionale italiana
Antonio Di Gennaro con la maglia della nazionale italiana
Antonio Di Gennaro con la maglia della nazionale italiana

«Qui sono tutti gentili. Il clima è buono ma alla sera ci vuole la “felpettina“». La prima risata dall’altra parte del mondo è per la felpettina del «Dige». «Scherzi ma ci vuole». Con Antonio Di Gennaro c’è un po’ di Verona in Qatar. Lui che al Mondiale del 1986 sfidò Maradona con l’Italia grazie anche alle grandi stagioni col Verona.


Com’è l’atmosfera a Doha?
Ovattata, direi. Gli stadi sono bellissimi, nuovi e moderni. La sicurezza è ai massimi livelli. Tutto preciso, preciso. Siamo sistemati in una specie di residence. In appartamento sono con il mio compagno di telecronache Alberto Rimedio. Dai non è male.


Qual è la nazionale che ti ha impressionato di più?
Guarda di quelle che ho commentato, senza dubbio il Canada contro il Belgio. Avrebbero meritato di più in questo torneo. Mi piacciono pure gli Stati Uniti. Ho “fatto“ Germania-Spagna, altro livello, anche se tutte e due si sono accese solo in qualche occasione. La colpa non è del caldo, perchè in questo periodo in Qatar si sta bene, il clima è secco. La verità è che vedremo il vero Mondiale dagli ottavi.


Chi vincerà?
Penso la Francia, anche se il Portogallo è molto esperto ed ha un centrocampo da favola. La nazionale di Deschamps però, è completa in tutto. Il ritorno di Benzema? Qui ci sarebbe una diceria. Almeno che esce dal ritiro dei transalpini.


E cioè?
Lui non sarebbe proprio ben visto da molti dei giocatori di Deschamps. Magari è una chiacchiera però Giroud è più dentro la squadra.

 

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E il Brasile?
Se recupera Neymar è bella. Gioca con una caviglia infiltrata. E non dimenticatevi dell’Argentina, anche se ripeto, per me la Francia è favorita.


Costo e adattabilità, chi porteresti al Verona.
Magari serve un punta e non mi dispiacciono Dia del Senegal e Ayew del Ghana. Però a metà campo mi porterei a casa i due ragazzi degli Stati Uniti: Adams e Musah.


Poteva essere la Coppa del Mondo dell’Italia?
Sicuramente. Sarebbe bastato uno sforzo in più e...Purtroppo il regolamento va rivisto. Non possono i Campioni d’Europa non accedere ai mondiali di diritto. Tanto ci sono molte squadre oggi. Chi ospita, chi deve difendere il titolo e la migliore d’Europa dovrebbero esserci sempre di diritto.


Dal Qatar come vedi il Verona?
Sempre a cinque punti purtroppo. Subiamo un gol in più e ne facciamo uno in meno.


L’arrivo di Sogliano?
Positivo. Ha gli agganci giusti in sede di mercato e potrà gestire meglio la settimana. Devono essere chiare però le competenze tra lui e Maroccu. Sono sicuro che Sean ribalterà la squadra. Dove intervenire? Lo saprà bene lui ma dico in tutti i reparti. Non è semplice fare mercato a gennaio perchè ti prendono per il collo e molti non accetteranno la sfida del Verona.

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Anche dopo l’exploit della Salernitana?
Ecco, bravo. L’Hellas deve copiare la squadra campana. L’anno scorso Nicola ha fatto un miracolo. L’importante è essere chiari e sapere quale budget avrà Sogliano per poter rivoltare il Verona.


Qualche consiglio?
Lo sa lui bene cosa fare. Serve un attaccante che faccia gol. L’unico con un po’ di pedigree in serie A è Lasagna. Kevin è veloce ed è generoso ma non vede benissimo la porta. Basta guardare le cifre. Qui serve qualcuno che ne cacci dentro parecchi di palloni. L’Hellas ha perso più di quaranta gol con Simeone, Barak e Caprari. Ciò non va mai dimenticato.


La questione allenatore
Senti, a me la coppia Marroccu-Cioffi ha ricordato molto quella del Bari: Romairone-Auteri. Non c’era feeling tra loro. Ecco il primo grande errore che è stato fatto l’estate scorsa.


E Bocchetti? 
Da valutare, perchè da gennaio anche lui non avrà più giustificazioni. La preparazione atletica sarà sistemata, come del resto i vari infortuni.

Gianluca Tavellin

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