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L'intervista

La formula di Dawidowicz: «A Bologna qualche sbaglio di troppo. Con il Sassuolo sarà la gara della svolta»

Il difensore gialloblù, tra i più forti del campionato, analizza la situazione del Verona e crede nella salvezza
Pawel Dawidowicz, a destra (fotoExpress)
Pawel Dawidowicz, a destra (fotoExpress)
Pawel Dawidowicz, a destra (fotoExpress)
Pawel Dawidowicz, a destra (fotoExpress)

Ha limitato uno degli attaccanti più forti del campionato, in campo è uno che dà l’anima. Errori ne commette ma sempre per troppa generosità. Era in B con Grosso ed è uno dei superstiti dell’epoca Juric e Tudor. Pawel Dawidowicz, crede come nessun altro alla salvezza.

 

Hai fermato Zirkzee..

Certo ma sono arrabbiato perché col Bologna potevamo fare meglio. Se avessimo fatto meno sbagli, sarebbe stata più dura per loro. Zirkzee, sì è tra i più forti che ho marcato. Per me lui ha tutte le caratteristiche per diventare un top player. Ma ripeto potevamo fare meglio contro di loro. Senza dubbio il Bologna insieme all’Inter è una delle squadre più in forma, però li abbiamo agevolati.

 

Si resta agganciati ma la classifica preoccupa. Oppure no?

Di solito non la guardo ed invece domenica sera l’ho fatto. Ci sono otto squadre coinvolte. Sono tutte a portata di tiro. L’importante per noi è stato pareggiare qualche partita. Avessimo vinto con la Juve, sarebbe stato diverso. Ma domenica abbiamo una grande possibilità.

 

La Salernitana è in B?

No, nel modo più assoluto. Ha già fatto due anni fa una rimonta incredibile. Tutto può accadere, bastano due vittorie.

 

L’anno scorso c’era lo Spezia...

È vero. Duello molto duro con tanti episodi e sorpassi tra noi e loro. Poi lo spareggio ci ha dato ragione. Ora ci sono più squadre in lotta, per me è meglio così.

 

Col Sassuolo è gara da vincere?

Assolutamente. Se prendiamo i tre punti può essere la partita della svolta. Deve andare così.

 

È un periodo nero per gli emiliani...

Nessuno ad inizio stagione avrebbe pronosticato un campionato di sofferenza così per il Sassuolo. Un club forte economicamente e con tanti buoni giocatori. Forse pagano, era successo un po’ pure a noi, il fatto che per molti anni erano stabilmente nella parte sinistra della classifica. Difficile abituarsi a lottare centimetro su centimetro.

 

Pawel, sei in contatto con qualcuno della vecchia guardia?

Sì, con Davide Faraoni, Miguel Veloso e naturalmente Djuric. Sono i ragazzi con i quali ho legato di più. Ma in generale al Verona c’è sempre stato un buon gruppo. È quello che ha fatto la differenza. Quando ho del tempo libero una video chiamata e magari un incontro da qualche parte. Per il resto sono un tipo tranquillo che se ne sta a casa con Suzanna e il piccolo Adam.

 

Qual è la dote di mister Baroni?

Lui è un riflessivo. Ha carattere ma è molto equilibrato. E poi mi piace perché tutti con lui hanno almeno una possibilità di giocare. Prendete i nuovi, sono entrati tutti in gioco.

 

A proposito tra gli ultimi arrivati, c’è il nuovo Ngonge?

Difficile a dirsi, lo speriamo. Comunque tutti giocatori motivati e bravi nell’integrarsi. Ottimi rinforzi.

 

Bentegodi pronto a spingervi con il Sassuolo...

Lo sappiamo. I nostri tifosi sono unici. Ci seguono ovunque. Non li deluderemo.

 

Credi alla salvezza?

Al cento per cento. Ci credo moltissimo.

Gianluca Tavellin

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