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Incontentabile “Lazo” «L’Hellas va di corsa Ma dovevo far di più»

Lazovic  anticipa di esterno destro Bonaventura nell’ultimo match del 2021 con la FiorentinaFOTOEXPRESS
Lazovic anticipa di esterno destro Bonaventura nell’ultimo match del 2021 con la FiorentinaFOTOEXPRESS
Lazovic  anticipa di esterno destro Bonaventura nell’ultimo match del 2021 con la FiorentinaFOTOEXPRESS
Lazovic anticipa di esterno destro Bonaventura nell’ultimo match del 2021 con la FiorentinaFOTOEXPRESS

Auguri, Darko. «Grazie ma essendo ortodosso, il nostro Natale è il 7 gennaio». Frammenti di conoscenza su Lazovic, uno dei due esterni più silenziosi del campionato di serie A. L’altro, è il suo compagno Marco Davide Faraoni. Glielo facciamo notare. Lui ride. Il serbo ha trascorso con L’Arena, ieri, una quindicina di minuti al telefono. Il tempo delle partitelle in allegria a Pescheria sta per finire. Incombe lo Spezia e soprattutto un mese di grandi sfide per i gialloblù. Partite che potranno avvicinare sensibilmente la squadra all’obiettivo: la permanenza in serie A. Facciamo un salto nel 2021. Che anno è stato? Bene per il gruppo. Abbiamo raggiunto la salvezza con largo anticipo e poi dopo una partenza difficile abbiamo chiuso con la Fiorentina a 24 punti. Personalmente non lo so. Non sono mai contento del mio rendimento. Avrei dovuto fare più assist e gol. Ne sono convinto. Spero di rifarmi da giovedì in poi. Corri di più tu o Faraoni? Senza dubbio lui. Casale vale Rrahmani? Lui è un ottimo giovane calciatore ma non si devono fare paragoni. Su Vla’ Kovic (pronuncia corretta di Vlahovic) è stato perfetto. E Caprari com’è? Ha sostituito lui Zaccagni. Con Mattia avevo un bellissimo rapporto e credo lo si fosse notato pure in campo. Lui ha preso la sua strada. Gianluca era ed è fortissimo. Forse qui a Verona ha trovato maggior continuità. Mi auguro segni tanto e magari faccia pure un assist per me. Juric l’hai sentito almeno per Capodanno? In verità no. Abbiamo chiacchierato un po’ a Torino dopo la partita. Ha fatto outing prima di Lukaku. Che ne pensi? Sì, ho letto. Però non entro mai nelle vicende personali. Non mi piace. Quindi non dici neppure chi sarà il miglior gialloblù nel 2022… Esatto. Diciamo pure la squadra. Noi siamo un gruppo molto unito e ciò che raggiungiamo è per merito di tutti. Nessun regalo a mister Tudor? Volevamo battere la Fiorentina per lui, ma non ci siamo riusciti. A gennaio potete rimediare… È vero. Il calendario adesso propone quattro partite alla nostra portata. Con Spezia, Salernitana, Sassuolo e Bologna possiamo fare tanti punti. Il nostro obiettivo resta la salvezza e quindi meglio cominciare a far risultato sin da subito. Tra poco ci sarà l’Open d’Australia. Djokovic che fa? È un No vax convinto. Lui è tutto per la Serbia e non solo. È uno degli sportivi più importanti al mondo. Ho avuto il Covid nel 2020, ho fatto tanti tamponi e sono supervaccinato. Ma non mi addentro in queste cose. Credo nella scienza e mi auguro che vengano rispettate le libertà di tutti. Serbia ai Mondiali e Portogallo all’Italia… Per noi è un risultato storico. Abbiamo sempre avuto grande atleti ma non abbastanza vincenti. Il Ct Stojkovic, che voi conoscete bene, ha fatto un grande lavoro. Penso anch’io che Macedonia e Turchia siano ostacoli superabili per azzurri e portoghesi. Mi auguro che in Qatar vada l’Italia. Lo merita dopo l’Europeo che ha fatto. E poi mi sento un po’ italiano. Sono alcuni anni che vivo qui e tutti sono stati sempre molti gentili con me e la mia famiglia. Dico azzurri ma sarà dura però. La Fifa spinge per il mondiale ogni due anni. L’Uefa è contraria. Tu che ne pensi? Devono restare i quattro anni. Si gioca troppo con ritmi elevati. Già così ci sono moltissimi infortuni. Troppo calcio non va bene. Secondo me perderebbe anche d’interesse. Cosa ti aspetti nel 2022? Tanta salute per tutti. Leggo cose interessanti sul Covid. Credo che presto ci sarà una svolta in positivo. E poi naturalmente il pensiero va ai miei ragazzi, mia moglie, i miei genitori, mia sorella ed i miei splendidi vicini. •.

Gianluca Tavellin

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