<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il sale sulla coda

Genova Fischia l’arbitro Marchetti. Sono passati solo venti secondi dal pari, immeritato, del Genoa. Finisce 2-2. E per l’Hellas questo pareggio ha il sapore della sconfitta. Juric non si commuove e lascia capitan Veloso in panchina. Ilic non lo deluderà, anzi. Il tecnico ha voglia di stupire in quello che è stato il suo stadio da giocatore e da allenatore. Pronti via e l’Hellas gioca con la personalità della grande squadra. Palleggio, taglia e tanta classe distribuita fra Barak, Zaccagni, Lazovic e Ilic. Il Genoa di Ballardini appare sorpreso. Le triangolazioni si sprecano e l’Hellas viene premiata al minuto numero 17. Czyborra appoggia male di testa un pallone verso Criscito, Barak capisce tutto e salta in dribbling il capitano rossoblù mettendo in mezzo un bel pallone col destro. Sulla sfera piomba Ilic che ha il merito di tenere in traiettoria un pallone che rimbalzava verso l’alto: è l’uno a zero. Per il giovane regista serbo è la seconda rete dopo quella segnata con l’Inter. KEVIN COME FLORIN. Il Genoa accusa il colpo e dopo un’altra scorribanda di Barak e Tameze, ha l’occasione del 2-0. Rossoblù lenti e impacciati a metà campo con Lasagna che brucia letteralmente Radovanovic nello sprint. L’attaccante si presenta solo davanti a Perin, tutta la panchina gialloblù è in piedi pronta ad esultare ma il sinistro di Kevin è incredibilmente fuori. Un’azione che ha ricordato il primo Florin Raducioiu, attaccante generoso del Verona di Fascetti che sbagliava gol già fatti. Il rumeno si rifece a Brescia e nel Milan. Troppo veloce Lasagna, se avesse rallentato per un secondo i giri del motore prima di calciare, forse, avrebbe segnato. E il Genoa? Vivo solo negli ultimi dieci minuti con una punizione di Zajc di poco alta. ENTRA CETIN. Che Lovato non avesse iniziato col giusto atteggiamento non ci piove ma poi nel corso del primo tempo si era ripreso. Diciamo questo perchè Juric decide di mandare in campo Cetin al posto del padovano. Decisione un po’ avventata soprattutto in difesa e Cetin a freddo lancia in gol il genoano Shomurodov. Un errore clamoroso. Il Verona però c’è e l’impressione che possa segnare ancora. Come è successo nel primo tempo Lasagna si procura da solo un’occasione e purtroppo la fallisce calciando sul palo. Zaccagni, Barak, Lazovic e Faraoni sono imprendibili. Dietro Magnani continua a non far vedere palla a Destro. L’Hellas lo merita e torna in vantaggio. Cross maligno di Cetin che ha voglia di riscatto e Faraoni segna con un bel destro. È il meritato 2 a 1 per i gialloblù. Il capitano purtroppo si infortuna e al suo posto Juric manda in campo Vieira. L’ex doriano in pratica non giocava da un girone intero. L’ultima volta era stato a Torino con la Juve. Finale concitato. Entra Sturaro e nei suoi primi tre secondi si stacca dalla zona dove cade la palla e la legnata di Badelj è perentoria: 2-2 e tutti a casa. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gianluca Tavellin

Suggerimenti