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Spezia-Verona, alle 15 al Picco

Juric: «Il 2021 dell’Hellas? In testa solo la salvezza. Serve avere identità»

Oggi si gioca Spezia-Verona FOTOEXPRESS
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Anno nuovo, vecchio Juric. A dire il vero, qualcosa è cambiato. Ma andiamo con ordine. Si è chiuso un 2020 da cinquanta punti complessivi e nono posto in A nel “campionato solare“. Cosa chiedere di più a questo Verona? Ivan Juric, in vista della sfida di oggi con lo Spezia (stadio Picco ore 15) la vede così:

 

«Le mie aspettative per il 2021? Intanto dobbiamo ottenere la salvezza in questi cinque mesi, cercando di crescere individualmente e come squadra e migliorando alcuni aspetti su cui abbiamo ancora margine. Cerchiamo di mantenere la nostra identità, che appartiene alla squadra e alla società. Una identità che fa capo ad una mentalità di sacrificio. Rimane comunque una stagione difficilissima, con diverse problematiche, per questo dovremo mantenere la massima concentrazione, cercando di fare più punti possibili. Non penso di avere vissuto una stagione così difficile da quando alleno».

 

L’altro Juric è quello che approccia alle “cose di mercato“ in maniera più soft rispetto al recente passato. E dice: «In questo anno e mezzo il mio modo di comunicare e di essere ha portato a grandissimi risultati economici nella cultura del lavoro. Ma adesso percepisco che questo mio modo di essere porta degli svantaggi, pressioni, disturbo. E non voglio che sia così. Ci serve tranquillità, unità, lavorare insieme, tutte cose che servono all’Hellas. Eviterò quindi di parlare di tutte quelle cose che non riguardino la squadra».

 

Oggi si gioca. Primo appuntamento del nuovo anno. Sfida salvezza, nulla più. «Lo Spezia è avversario solido che gioca bene a calcio, con tanti prospetti interessanti. Sarà una partita difficile, lo dimostrano le difficoltà che hanno avuto le squadre che l’hanno già affrontata». Juric dovrà fare ancora a meno degli indisponibili Favilli e Di Carmine. Rientra dalla squalifica Barak. Mentre Benassi è rimasto a curarsi a Firenze. Il recupero di Vieira è tutto da valutare: «Meglio ne parliate con il medico». E l’Hellas come sta? «C'era poco tempo per riposare, ma abbiamo fatto una buona settimana, che ci potrà servire nel lavoro svolto anche nei prossimi mesi». L’emergenza pare non finire mai. Pure Kalinic resta in dubbio. E comunque, in caso di convocazione, non sarà disponibile dal primo minuto vista la lunga assenza: «Nikola ha fatto pochi allenamenti, ma valuteremo in base alle sue condizioni, nelle ultime ore».

 

Salcedo potrebbe essere prima opzione per l'attacco? «Eddie ha lavorato nell'ultima settimana soprattutto per recuperare dalle fatiche accumulate nelle quattro partite precedenti, giocate consecutivamente. Riflessione sul momento: «Sto vivendo il campionato più difficile degli ultimi anni. Sono stati mesi duri, in cui ogni squadra deve affrontare difficoltà mai viste prima. Sicuramente i ragazzi meritano tanti complimenti per i primi mesi fatti: tutti si sono sacrificati con grande attaccamento al gruppo. È una mentalità di lavoro che abbiamo nelle corde. Vorrei che riuscissimo a mantenere questo ardore agonistico, andando via via a migliorare tutti gli altri aspetti che ci serviranno a fare punti».

 

Lovato e Dawidowicz sono recuperati. «Non avevano niente» di rilevante, ricorda Juric, ripensando alla sfida contro l’Inter, che ha visto i due difensori costretti ad uscire in anticipo dalla contesa. E proprio su Lovato, ecco i pensieri del tecnico croato: «Matteo è un ragazzo che ha grandissime qualità e le deve ancora sviluppare appieno. Quando scelgo chi far giocare, non mi faccio condizionare dall'età: per me sono tutti uguali e scelgo chi - in quel preciso momento - sta meglio».

 

Per la gara di oggi c'è ballottaggio fra Dimarco e Lazovic? «Ci sono tre partite in una settimana, e penso ci sia bisogno del miglior Lazovic. È un giocatore che non hanno in molti, perché è in grado di saltare l'uomo e di creare superiorità numerica, come ha dimostrato lo scorso anno. Dimarco, però, ha fatto una grandissima crescita. Sono due buone scelte». Occhio a Barak? Sulla trequarti o addirittura punta? Anche Tamese sarà jolly. Dove lo mette Juric? • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Simone Antolini

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