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IL POSTICIPO

Igor Tudor, dopo il Covid con la stessa grinta in vista del posticipo in casa con l’Empoli: «Hellas, fai quello che sai»

L’allenatore dei gialloblù dopo la quarantena, è pronto a tornare al Bentegodi domani alle 18.30
Igor Tudor quattro vittorie altrettanti pareggi e una sola sconfitta sulla panchia dell’Hellas
Igor Tudor quattro vittorie altrettanti pareggi e una sola sconfitta sulla panchia dell’Hellas
Giovanni Simeone
Giovanni Simeone

Se possibile, Tudor dopo aver passato il Covid, sembra ancora più alto. Il gigante di Spalato distribuisce qualche sorriso in più e riguardo alla quarantena dice: «L'unica cosa buona è essere stato positivo durante la sosta. Ho saltato una settimana di allenamenti, sono stato a casa. Bocchetti ha fatto un buon lavoro, ero collegato con il computer e abbiamo preparato le sedute insieme, con le videochiamate. Abbiamo lavorato bene durante questa sosta: abbiamo toccato tutte le cose, e proviamo a migliorare ogni aspetto. Sono curioso di vedere la gara di domani, perché quando non si gioca da due settimane c'è sempre un po' di aspettativa, soprattutto perché affrontiamo una squadra seria come l'Empoli». Non sono frasi fatte ma i toscani per molti aspetti preoccupano molto di più della Juventus o di qualsiasi altro avversario. «Ha fatto tanti punti in trasferta» commenta Tudor, «può essere un caso, ma anche no. Hanno le loro caratteristiche, con un allenatore che rende riconoscibile il suo gioco. Noi saremo pronti ad affrontarli. Mi aspetto una bella partita. Sono contento della crescita della squadra».


Il match più importante L’allenatore croato batte il tasto della concentrazione. «Quando vieni da una serie di partite fatte bene contro grandi squadre» commenta, «perché ci sono motivazioni particolari e una tensione diversa, è determinante capire l'importanza dell'approccio, di fare le cose fatte finora contro un avversario che ha valori comunque alti. Per questo la considero la partita più di rilievo».


Ritorno serbo Come vi abbiamo raccontato durante la settimana, l’infermeria dell’Hellas si è svuotata. Ilic e Lazovic saranno a disposizione del mister. «Hanno avuto problemi diversi» rivela Igor, «ma si sono allenati con la squadra. Vediamo domani e poi decidiamo come impiegarli». E sì, perchè l’allenatore gialloblù ora si trova a dover affrontare problemi di abbondanza. In un passaggio, ha fatto intendere che perfino Hongla potrebbe avere un chance di essere in campo. Ma in generale che risposte si aspetta Tudor da questo miniciclo di incontri sulla carta più agevoli per l’Hellas. «Mi aspetto tanto perché ho giocatori forti» è l’incipit del croato, «E poi mi attendo di andare sempre al cento per cento, sia a livello mentale che fisico. Penso che i ragazzi lo capiscano, mi hanno dato le risposte giuste anche questa settimana. Mi aspetto di vedere queste cose conb l’Empoli». Andreazzoli le piace? Sta vivendo una sorta di rivincita? «Non esistono rivincite, sono i titoloni che fate solitamente voi. In questo lavoro devi essere te stesso e fare il tuo calcio. L'altro giorno parlavo del suo vecchio Empoli, che giocò una delle più belle gare degli tempi contro l'Inter. Lo affrontai con l'Udinese, aveva giocatori forti e un allenatore che li faceva giocare bene. Ha il suo modo di vedere il football, ed è giusto che sia così». Inutile girarci attorno. Il posticipo di domani alle 18,30 è gara bivio per l’Hellas. Una serie di partite importanti e in più la possibilità alle fine di questo ciclo di avere già un piede e mezzo in serie A. Una situazione che si è vissuta con Juric nelle ultime due stagioni. «La vedo sempre in maniera un po' differente» ci spiazza un po’ Igor, «Non penso mai tanto ai punti o alla classifica, non parlo mai nemmeno a casa o con gli amici di queste cose. Penso che ogni incontro sia una battaglia a parte, e c'è da vincere quella battaglia, che in questo caso è lunedì alle sei e mezza».

Giovanni Simeone
Giovanni Simeone


Attenti a quei due Il gigante di Spalato ha parlato poi dei singoli, soprattutto del numero 10 e del numero 99. «Caprari e Simeone li vedo motivati. Non hanno sbagliato un allenamento: è un bel segnale, penso possano fare ancora meglio, perché hanno delle doti importanti, sia negli assist che nei tiri. Gli auguro di non accontentarsi mai». E col mister se lo augurano i tifosi gialloblù pronti a sostenere la squadra in un posticipo che può davvero valere moltissimo.

 

Gianluca Tavellin

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