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Hongla è sbarcato a Verona Hellas sul giovane Knezevic

Giorni intensi per il direttore sportivo gialloblù Tony D’AmicoMarco Silvestri
Giorni intensi per il direttore sportivo gialloblù Tony D’AmicoMarco Silvestri
Giorni intensi per il direttore sportivo gialloblù Tony D’AmicoMarco Silvestri
Giorni intensi per il direttore sportivo gialloblù Tony D’AmicoMarco Silvestri

La visita medica e poi la firma in sede come classico rito di questi tempi. Così scivolerà via la prima giornata di Martin Hongla in salsa gialloblù. È costato più di Sofyan Amrabat, Hongla, ma in Belgio dicono che sia meglio. Meno fisico, forse, ma più tecnico e con migliori capacità di inserimento. Un tipo di gioco che piace a Di Francesco, anche se il diesse Tony D’Amico era da un bel po’ di tempo che aveva messo gli occhi su questo mediano classe 1998. Hongla, come vi raccontavamo ieri, è di nazionalità camerunense, molto prestante, è alto 182 centimetri e la sua posizione in campo è quella del mediano, anche se nel corso della sua carriera ha giocato anche come difensore centrale. Stesso reparto E il Verona sarebbe ad un passo anche dal trequartista serbo della Stella Rossa, Nikola Knezevic, che nella passata stagione ha realizzato 21 reti con la maglia della Primavera del glorioso club di Belgrado. Knezevic è un classe 2003 ma verrebbe all’Hellas per essere aggregato subito alla Prima squadra. Un talento alla Ilic per intenderci, anche se il giocatore del City ha più caratteristiche da regista puro rispetto a Knezevic che come si evince dai numeri ha doti importanti da realizzatore. Setti l’ha sempre dichiarato. «Spendiamo per i giovani» tranne qualche eccezione come per Lasagna o Kalinic. Top secret l’esborso ma la cifra potrebbe essere attorno ai due milioni di euro. Difficile dire se l’operazione si chiuderà a breve ma i presupposti sono incoraggianti. «No, grazie». Tony D’Amico è molto impegnato, è il caso di dirlo, per risolvere le tante questioni più o meno spinose della rosa. Ricordate Samuel Di Carmine? Il bomber della promozione in serie A che, nel successivo torneo con Juric, realizzò otto rei in serie A. Nello scorso gennaio venne prolungato il contratto del giocatore per agevolarne il passaggio in prestito al Crotone. Ora «DiCa» vorrebbe con un nuovo mister, avere la possibilità di giocarsi le sue brave chance per rimanere. Il club però, avrebbe fatto altre valutazioni si di lui, già promesso all’Empoli. Per oggi la risposta sarebbe: «No, grazie». Più tirata la corda è tra Stepinski e l’Hellas. La società gialloblù avrebbe già raggiunto un accordo economico con gli svizzeri dello Young Boys ma il giocatore rallenta la trattativa. È chiara e capibile la strategia di D’Amico. Il diesse vorrebbe avere in ritiro quei giocatori che poi faranno parte della rosa e non molti «casi» da risolvere. D’altronde questa storia è vecchia come il mondo e con il potere che si sono presi i procuratori, tutto ora è più difficile. L’abbiamo scritto più volte perchè è un’operazione che abbiamo seguito molto da vicino. L’esempio del giovane Destiny Udogie è lampante. Basilea 300mila subito più 4 milioni a giugno 2022, Atalanta 4 milioni subito, mentre l’Udinese non si è palesata con cifre ma avrebbe il ruolo di terzo incomodo. Per capire quello che accadrà è meglio chiedere al procuratore del ragazzo, che giova ricordarlo ha soltanto 19 anni. Così va il calcio oggi, d’altronde se il portiere del Milan e della Nazionale, Donnarumma, rifiuta un colloquio con Paolo Maldini, capite bene qual è il potere degli agenti. Più Zac, che Silvestri. Oltre a questi nodi da risolvere, il diesse D’Amico, che nell’affare Hongla ha battuto la concorrenza di Udinese, Genoa e Venezia, dovrà parlare a breve con Zaccagni e Silvestri. Al momento il portiere ha molte chance di restare al Verona e quindi di prolungare il suo contratto. Qualche spiraglio per la cessione di Zaccagni invece si sarebbe riaperto. Nonostante il ritorno di Felipe Anderson la Lazio resta interessata alla mezz’ala di Bellaria.•.

Gianluca Tavellin

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