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Mercato Hellas

Henry per il dopo Simeone? E intanto duello Lazio-Atalanta per Ilic

Henry a duello con Dawidowicz
Henry a duello con Dawidowicz
Henry a duello con Dawidowicz
Henry a duello con Dawidowicz

Thomas Henry resta nell’orbita del Verona. Il centravanti francese nonostante la corte di Salernitana e Samp, avrebbe dato la sua preferenza ai gialloblù. Una cosa è certa. Il 27enne attaccante vecchia maniera non vuole abbandonare l’Europa. Per lui il Dundee Fc di Washington in Major League erano pronti a versare al Venezia, proprietario del cartellino, la cifra di 12 milioni di euro. Ma agli americani però, manca la cosa più importante: il gradimento del giocatore

Valutazione di rilievo Il boss del Venezia, Niederauer, aveva pagato il cartellino di Henry cinque milioni dai belgi del Lovanio. Nonostante la retrocessione dei lagunari, il valore del francese, tra l’altro in gol all’andata contro il Verona, è aumentato. Sarebbero 15 i milioni richiesti dal Venezia. Una cifra che appare fuori mercato ma il triennale in essere da 300mila euro netti a stagione è interessante. Certo non stiamo parlando del Cholito ma nel 3-5-2 di Cioffi un giocatore come Henry può dire la sua.

Gli inglesi e Zanetti Il Verona si è mosso bene per avere questa boa d’attacco ma in precedenza ci avevano provato i britannici del Wolverhampton. Una trattativa lampo che però non si è concretizzata. Sulla punta fisicata, è piombato anche Paolo Zanetti, neo allenatore dell’Empoli. Il mister vicentino lo vorrebbe al centro del suo progetto in toscana ma per il momento il presidente Corsi non appare molto intenzionato a spendere una cifra così importante. Insomma per l’esperienza, la capacità di lottare e di far salire la squadra, Thomas Henry ha il suo mercato. E il Verona è pronto a reinvestire una cifra doppia per sostituire l’ormai certa partenza di Simeone.

Due, meglio di uno È chiaro che sarà molto dura sostituire Giovanni Simeone ma il club di Setti, intanto, ha bloccato dall’Atalanta Roberto Piccoli. Ecco che con Lasagna ed eventualmente Henry, il reparto avanzato potrebbe dare buone garanzie. A questi andranno aggiunti Caprari e, almeno un altro trequartista. Giocatori in grado di fare la seconda punta visto il 3-5-2 di partenza di Gabriele Cioffi. E proprio con Bergamo il corridoio è sempre ben frequentato. Tony D’Amico ha voglia di impressionare e, dopo un paio di riunioni con Percassi e Gasperini, avrebbe deciso di puntare sul suo cavallo di battaglia preferito: Ivan Ilic. Il centrocampista serbo è stato scoperto da D’Amico che l’ha difeso dalla voglia di girarlo un po’ di qua e un po’ di là da parte del City, fino addirittura ad acquistarlo. È chiaro che se partisse sarebbe una plusvalenza importante per il Verona. Si parla di 14 milioni di euro, vista la giovane età. In pratica il doppio di quello che Ilic era costato ai gialloblù.

Sirene romane D’Amico e l’Atalanta però, non hanno fatto i conti con Claudio Lotito. La Lazio avrebbe offerto in contanti, cosa alla quale Setti è molto sensibile, 28 milioni di euro per Casale e Ilic. Non proprio noccioline di questi tempi. Pure il calcio italiano risente del dopo Covid e della crisi mondiale per il conflitto russo-ucraino. Insomma non sono più i tempo dei 65 milioni di euro netti incassati dalle cessioni di Kumbulla, Amrabat e Rrahmani. Una cosa appare scontata. Ossia che pure quest’anno vi sarà una rivoluzione tecnica con almeno quattro o cinque partenze di rilievo.

Gianluca Tavellin

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