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il grande ex diventa "profeta"

Hellas, Zigoni ha visto il finale: «Ho sognato la salvezza. Io attore? La vita è recita»

Gli occhi sulla sfida di domenica a Reggio Emilia. «Fin qui non ho sbagliato nulla, predicendo i ko delle finaliste italiane. Fidatevi di Veloso, Montipò ci sorreggerà. Vorrei allenare Lasagna»
Gianfranco Zigoni da calciatore ad attore. L’Hellas sempre nel cuore FOTOEXPRESS
Gianfranco Zigoni da calciatore ad attore. L’Hellas sempre nel cuore FOTOEXPRESS
Gianfranco Zigoni da calciatore ad attore. L’Hellas sempre nel cuore FOTOEXPRESS
Gianfranco Zigoni da calciatore ad attore. L’Hellas sempre nel cuore FOTOEXPRESS

Tra sogno e realtà. Gianfranco Zigoni ha già visto tutto. «Ho sognato la salvezza dell’Hellas». Era poco dopo l’alba quando Zigogol ha ripreso contatto con il mondo. «Spero di avere avuto una visione». Da attaccante sregolato a contemplatore mistico. Pure profeta.

«Ad amici aveva detto che le tre finaliste italiane in Europa non ci avrebbero riportato nemmeno una Coppa. Sono spiaciuto. Soprattutto per la Roma. Purtroppo, però, ho azzeccato quasi tutto. Resta l’Inter. E resta pure il mio Verona».

Il sogno non lo ha rivelato: chi la decide la partita con lo Spezia? «Credo in Montipò. La sua è stata una stagione ad alti livelli. A protezione di una speranza. E poi, in gare come queste non può mancare uno come Veloso. L’Hellas ha bisogno di esperienza e di gente che sa trattare molto bene il pallone. Resto dispiaciuto...». Per chi? «Lasagna. Credetemi: questo è un giocatore che vale molto di più di quanto può essere considerato oggi. Mi dispiace per il suo infortunio, mi dispiace non segni da inizio stagione. E spesso mi dico: vorrei allenarlo io Lasagna. Perchè sono convinto possa fare molto meglio di quanto fatto fin qui».

Filosofia spiccia: merita o non merita la salvezza questo Hellas? «Credo sia domanda che non ha senso porsi. Arrivati a questo punto c’è poco da pensare. Se vinci, meritavi di restare in A. Se perdi, meglio non pensarci. Ma poi, tutto quello che è stato detto, al fischio finale, non avrà più senso, perchè comunque diventerà fondamentale buttare subito uno sguardo al futuro».

E allora Zigo? «E allora spero. Perchè il Verona deve salvare la stagione. E farlo all’ultimo, attraverso la sofferenza, sarebbe bellissimo. Ma poi: comunque vada, il Verona resta sempre nel cuore. La gioia riempie, la delusione ti sgonfia. Ma resto tifoso come tutti i tifosi. E un tifoso non perde mai la sua fede».

Zigo è anche attore. Si è esibito nel ruolo di imputato nel processo alla Monaca di Monza in una commedia presentata a Ponte di Piave qualche tempo fa. «Interpretavo il conte Gian Paolo Osio, amante della monaca. Del resto, nella vita reale sono sempre stato un perfetto amante» ride Zigogol. «Fare l’attore è stato piacevole e semplice. La vita è una recita. E io non ho mai smesso di recitare».

La commedia prodotta da Alvise Tommaseo, potrebbe arrivare anche a Verona. «L’ho sentita anch’io questa storia. Mi piacerebbe tanto proporla anche nella mia Verona. Ho recitato in campo, mi piacerebbe farlo anche da un palco per i veronesi. Per adesso, però, pensiamo all’Hellas».

Simone Antolini

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