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gara d'orgoglio contro il milan

Hellas, le pagelle: Verdi maestro di gioco, Gunter va perfino in gol

di Gianluca Tavellin
Bocchetti recupera perfino Magnani che non lo delude, anzi è positivo. Montipò è sempre attento tra i pali mentre Veloso appare in difficoltà
Roberto Piccoli colpisce a Tatarusanu battuto la traversa. Sarebbe stata la rete del 2 a 1  (FotoExpress)
Roberto Piccoli colpisce a Tatarusanu battuto la traversa. Sarebbe stata la rete del 2 a 1 (FotoExpress)
Roberto Piccoli colpisce a Tatarusanu battuto la traversa. Sarebbe stata la rete del 2 a 1  (FotoExpress)
Roberto Piccoli colpisce a Tatarusanu battuto la traversa. Sarebbe stata la rete del 2 a 1 (FotoExpress)

7 VERDI - E’ talento puro. Fa ammattire pure Tonali nella prima frazione di gioco. I rossoneri lo cercano e provano ad ammaccarlo perchè tutte le azioni pericolose partono dal suo piede. Ad inizio ripresa dà una pallone d’oro dentro l’area a Hrustic ma l’australiano perde tempo per sistemarselo sul sinistro e calcia fuori. Sarebbe stato bello vederlo con Barak o Caprari. Servirà la sua classe per salvarsi.

6,5 MONTIPÒ - Ha avuto giornate più difficili come testimoniano i 9 calci d’angolo a 3 per l’Hellas sul Milan. Eppure è stato determinante in tre occasioni. Su Rebic, Leao e Theo Hernandez. Merita più della sufficienza.

6 HIEN - Non parte benissimo ma il cliente è di quelli tosti. Leao lo lascia sul posto in occasione dell’autorete del primo vantaggio rossonero. Ma poi cresce di tono ed anche per il portoghese sono poche le occasioni per mettersi in luce.

6 MAGNANI - Mister Bocchetti non lo rispolvera soltanto per l’emergenza. Lui crede in “Magno“. L’ex Samp lo ripaga con un’ora ad alto livello poi un fallo speso bene con relativa ammonizione, lo costringe al cambio. Ci sarà bisogno pure dei suoi muscoli nella lunga e difficile corsa verso la salvezza.

6,5 GUNTER - Bocchetti lo rimette a sinistra come i primi tempi di Juric prima che esplodesse Kumbulla. Il turco gioca una buona partita, con la ciliegina sulla torta del gol. Se trova Gabbia però, è meglio che gli offra almeno una cena.

6 FARAONI - Lui è stato l’ombra di Theo Hernandez. Ha disputato un incontro di grande acume tattico. L’esterno del Milan si è dovuto spesso accentrare per trovare palloni giocabili.

6 TAMEZE - Il francese è stato il meccanico del Verona. Ad ogni problema c’era lui a metterci una pezza. Come cantava Lucio Battisti il motore del Verona, grazie a lui ripartiva, non volava ma viaggiava.

5,5 VELOSO - L’autorete è goffa come qualche rincorsa inutile. Non molla un centimetro ed è un vero peccato che Hongla non l’abbia ancora preso ad esempio. Mette una palla d’oro sulla testa di Piccoli ma quest’ultimo non è nè Pazzini, nè Toni.

6,5 DEPAOLI - Il trentino ha gamba e punta tutto quelli che si trova davanti. Nella prima frazione di gioco va che è un piacere. Nel finale va vicinissimo alla rete del pari con un’incursione simile a quella di Salerno, peccato che tra lui e il gol ci sia il corpo di Thiaw.

5,5 HRUSTIC - Commette l’errore del passaggio a Leao nella prima marcatura del Milan e nella ripresa non se la sente di calciare di destro. La condizione ormai comincia ad esserci, è qualcos’altro che manca.

5,5 HENRY - Tomori come una pressa meccanica cerca di ridurlo ad un cubo di lamiera con la regia di Massa. Ma l’ex Venezia a parte qualche spunto e la solita volontà non va.

5,5 PICCOLI - Entra e galvanizzato dalla prestazione dei suoi compagni prova subito qualche spunto. Ha sulla testa la palla del 2 a 1 che avrebbe cambiato l’esito della partita ma non la schiaccia come impone il manuale del calcio e colpisce la traversa. Rimane un grande rimpianto.

5,5 HONGLA - Entra in campo e poco dopo il Milan segna. Non porta fortuna ma al di là della suggestione, il camerunense deve dare di più.

5,5 DJURIC - Entra e fa quello che deve fare. Una pertica là in mezzo a distribuire palloni. Massa non lo tutela ma lui non ha mai uno spunto da vera punta.

6 CABAL - Piace il colombiano che quando viene chiamato all’azione non ha paura di niente e di nessuno. Merita grande attenzione.

S.V. KALLON - C’è là in mezzo alle maglie bianche. Tocca pochissimi palloni per avere una valutazione.

6,5 BOCCHETTI - Con mezza squadra lavora sulla motivazione e stimola vecchie corde. Forse si è già reso conto che non ha più nè Caprari nè Simeone. Eppure l’Hellas ha preso al collo il Milan e per poco non ci scappava il colpaccio. Subito la riconferma a Reggio Emilia.

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