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Dentro l’infermeria gialloblù

L’Hellas rincorre i suoi big. Doig, stop di un mese

Faraoni e Lazovic alla ricerca della forma migliore. Lo scozzese in campo a metà ottobre

Josh Doig si è fermato. Lo rivedremo dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali. Quindi, la prima data da tenere in considerazione è quella del 21 ottobre, quando il Verona ospiterà al Bentegodi il Napoli. Su per giù un mese dopo l’infortunio avuto dallo scozzese nella gara pareggiata lunedì sera dal Verona contro il Bologna.

Di ieri, 20 settembre, il comunicato medico della società di via Olanda: «Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto il calciatore Josh Doig, hanno evidenziato un trauma distorsivo della caviglia destra, con una lesione del legamento peroneo astragalico anteriore. I tempi di recupero saranno quantificabili in base all’evoluzione del quadro clinico».

Baroni perde Doig e oggi “rincorre“ la miglior forma di due pezzi pregiatissimi di questo Hellas: Darko Lazovic e Davide Faraoni. Fondamentale averli al meglio per la lunga rincorsa salvezza che attende i gialloblù da qui alla fine del torneo.

Finalmente Darko

Proprio l’infortunio di Doig ha catapultato in campo Lazovic. Il suo inserimento a partita in corsa contro il Bologna è stato gioco forza accelerato. La risposta è stata tutt’altro che negativa. Ma il laterale serbo deve ritrovare la brillantezza perduta durante il periodo di sosta forzata.

Lazo si era fermato il 27 luglio a causa di una lesione muscolare dei flessori della coscia sinistra. Due mesi dopo il rientro in campo. Per gli equilibri di squadra e d’attacco, la presenza di Darko è fondamentale. Contro i rossoblù segnali confortanti. Mancano i minuti nelle gambe, manca ancora la freschezza nell’andare a puntare l’uomo. Fisiologico e comprensibile.

La gestione adesso dovrà prevedere una presenza sempre più importante in campo del giocatore serbo.

Faraoni in crescita

Gli abbiamo visto fare, per pochi attimi, anche il falso nueve. Faraoni è “work in progress“ nel Verona di oggi. Giocatore fondamentale per la corsia di destra. Perchè la “doppia fase“ è svolta con pulizia di movimenti e timing spesso perfetti. L’infortunio muscolare in pre season a fine luglio, lo ha rallentato nel suo percorso di “messa in moto“ per la stagione.

Fin qui, se si escluda la prima giornata ad Empoli dove era squalificato è sempre stato presente. Contro la Roma si è visto in campo 25’. Nel ko di Reggio Emilia contro il Sassuolo, invece, Baroni lo ha tenuto in campo per 82’. Nel pari con il Bologna, invece, Faroni è stato sostituto all’ora di gioco (62’). Il concetto ba ribadito: il Verona che difende, usa intensità per andare al recupero palla e si affida alla transizione per provare a colpire al cuore l’avversario non può prescindere da Lazovic e Faraoni

Folorunsho c’è

Tra i migliori per impatto, presenza e dedizione, Michael Folorunsho aveva fatto preoccupare nella gara con il Bologna per la sua uscita anticipata dal campo a causa di una botta all’anca. Non si tratta di nulla di grave. Tanto che l’ex giocatore del Bari, salvo sorprese, sarà regolarmente a disposizione per la partita di sabato contro il Milan a San Siro. Pure lui pedina fondamentale nello scacchiere di Baroni.

Simone Antolini

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