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i voti ai gialloblù

Verona-Genoa, le pagelle: Bonazzoli concede il bis, Coppola errore fatale

L’attaccante si muove bene oltre al gol prezioso. Non solo il giovane difensore va dietro la lavagna ma pure l’esperto regista Duda con il connazionale Suslov che ben marcato trova solo un paio di guizzi interessanti. Noslin fumoso e Centonze poco attento
Dopo i complimenti di Cagliari, la serataccia di ieri. Suslov sfuocato e Coppola disperato
Dopo i complimenti di Cagliari, la serataccia di ieri. Suslov sfuocato e Coppola disperato
Dopo i complimenti di Cagliari, la serataccia di ieri. Suslov sfuocato e Coppola disperato
Dopo i complimenti di Cagliari, la serataccia di ieri. Suslov sfuocato e Coppola disperato

Le pagelle di Verona-Genoa, finito 1-2.

6,5 Bonazzoli - E’ vero che il lancio di Lazovic è alla Pirlo però lui mette il nastro dorato sul cadeau. Ha ricominciato a segnare con una certa frequenza e si muove pure bene. Non è assistito dai compagni in una serata da dimenticare in fretta.

6 Montipò - Viene coinvolto anche se marginalmente nel pari del Genoa. Lascia a desiderare coi piedi un po’ come i suoi compagni dopo il vantaggio di Bonazzoli. Nella ripresa è perfetto su inzuccata da un metro di Thorsby. Tiene a galla l’Hellas.

5,5 Centonze - Il francese parte molto bene e accompagna benissimo l’azione di tutta la squadra nella prima frazione di gioco. Si lascia sfuggire in maniera elementare Haps che cross per la marcatura di Ekuban.

4,5 Coppola - Classica giornate nera dei giovani. Sempre indeciso durante tutto l’arco della partita, ritarda un rilancio e regala una rimessa sanguinosa in attacco al Genoa. D’accordo l’Under e le plusvalenze ma il peccato orginale è non avere reperito sul mercato un quarto centrale. Meno male che Magnani sarà in campo lunedì a Bergamo con l’Atalanta.

5,5 Dawidowicz - Avrebbe dovuto sostenere la retroguardia ed invece non è mai pulito negli interventi. Non si capisce bene cosa sia successo sulla rete di Ekuban. Si arrabbia con Manganiello per il recupero non prolungato. In quel caso aveva ragione.

6,5 Cabal - Pur con qualche sbavatura, il migliore per rendimento della squadra di Baroni. Forte di testa e abile nel ribaltare il fronte offensivo. E’ il giocatore più seguito del Verona da svariati club.

5 Duda - Se a tradire è uno come Duda, allora la partita è in salita. Graziato da Manganiello per un fallo evidente dopo pochi minuti, si fa ammonire stupidamente a metà del primo tempo. Le gambe non girano, la testa nemmeno. Baroni lo sostituisce con Dani Silva.

6 Serdar - Prova a sostenere da solo la metà campo dell’Hellas. Infatti non è aiutato né da Duda, né da Suslov. Gli strappi del piccolo slovacco sono rari e così facendo il centrocampo del Genoa spesso trova la superiorità.

6 Lazovic - Il capitano contro il suo passato parte benissimo. Si intende alla perfezione con Cabal e fornisce a Bonazzoli un assist perfetto in una situazione di equilibrio precario. Qualche dubbio sul pasticcio difensivo in condominio con Dawidowicz.

5,5 Suslov - Due strappi dei suoi e due cartellini gialli per gli avversari. Poi poco o nulla. Gilardino gli piazza Sabelli che è tra i pochi rossoblù a giocare col coltello fra i denti. Paga ancora la caviglia in disordine.

5,5 Noslin - Sgasa a destra e sinistra ma rimane avvolto nel suo stesso fumo. Qualche partecipazione alla manovra offensiva ma è poca cosa.

6 Dani Silva - Entra e cerca di trovare il bandolo della matassa. Molto arduo il suo compito in una squadra che non ha certo la brillantezza del primo tempo.

6 Swiderski - Il polacco grazie a Mitrovic era andato in gol ma per due dita la tecnologia l’ha annullato. Tanta voglia di fare e un tentativo da fuori. Almeno ci prova.

6 Mitrovic - Il ragazzo ha talento e lo si vede nell’azione della rete non convalidata da Irrati al Var. Cambio passo e tecnica, Stefan ha futuro non c’è dubbio.

5,5 Henry - Tocca due palloni ma non può fare molto contro una difesa ben organizzata.

5,5 Baroni - Per mezz’ora si rivede il Verona di Cagliari ma è solo un’illusione. Contro un Genoa privo di un paio di pedine chiave, l’Hellas va in vantaggio ma poi un po’ per eccesso di confidenza e un po’ per i soliti errori gratuiti perde un match sanguinoso. Adesso bisogna raccogliere al più presto i cocci e guardare avanti. Ci sono ancora tante partite ma perdere così fa davvero male.

Gianluca Tavellin

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