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Hellas, gli sviluppi societari

Il Verona ora è guidato da un Cda. E Setti si «taglia» lo stipendio

Il presidente Setti con Delvecchio
Il presidente Setti con Delvecchio
Il presidente Setti con Delvecchio
Il presidente Setti con Delvecchio

Un CdA alla guida dell’Hellas, non un amministratore unico com’era prima Maurizio Setti.

Effetti del sequestro preventivo delle partecipazioni sociali nel Verona della società Star Ball Srl. Non solo.

Non andrà oltre i seicentomila euro il compenso annuale per il consiglio di amministrazione, cinquantamila per i due professionisti-consiglieri e mezzo milione per Setti con conseguente ed espressa rinuncia al dieci per cento delle plusvalenze dell’intero esercizio 2023-2024 insieme alla restituzione di tutte le somme oltre la soglia dei cinquecentomila euro.

Cancellata quindi la sensibile variabile legata ai ricavi delle cessioni dei calciatori, conseguenza del provvedimento del sequestro delle quote e al ricorso dell’Hellas respinto a gennaio dal Tribunale del riesame di Bologna dopo il primo pronunciamento di dicembre. Quando il Verona specificò che «la vicenda del sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona F.C. s.p.a., che non viene toccato. Il sequestro si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il Gruppo societario di Maurizio Setti e il Gruppo societario di Gabriele Volpi».

Il contenzioso fra Gabriele Volpi e Maurizio Setti

Un contenzioso che dura da anni, rapporti deteriorati col tempo dopo gli idilli della prima gestione-Setti fra totale sinergia, obiettivi comuni e giocatori travasati in dosi massicce soprattutto da Verona verso La Spezia.

Sotto il controllo del custode giudiziario Stefano Reverberi adesso l’Hellas, nominato dal Gip di Bologna. E con un Cda a garantirne una gestione più controllata. «Già in passato il Gruppo Volpi», l’originaria difesa del Verona, «aveva tentato, senza successo, di avvalersi dello strumento penale del sequestro preventivo per attaccare Maurizio Setti e Star Ball s.r.l., che hanno poi visto pienamente riconosciute le loro ragioni dalla Corte di cassazione e poi dal Tribunale del Riesame di Bologna, che annullò il sequestro del patrimonio di Setti e di quello di Star Ball. Il relativo procedimento si è risolto nel nulla ed è stato archiviato dal Gip su istanza della stessa Procura». Ora c’è un’altra partita da giocare, ancora apertissima.
 

Alessandro De Pietro

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