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calcio d'inizio alle 20.45

L'Hellas di Baroni in campo al Bentegodi: c'è l’esame Bologna

A mercato terminato e con la sosta in mezzo, i gialloblù iniziano di fatto un altro campionato. Rivali gli emiliani ai quali manca poco per diventare una grande. Bonazzoli chiede una maglia da titolare. C’è il ritorno di Lazovic

Questa sera, 18 settembre, inizia il campionato del Verona. Il calcio d’agosto è finito con la sfortunata coda del Primo settembre col Sassuolo. Un ko che ha fatto capire come la squadra debba ancora crescere, soprattutto dopo partite tirate come quelle con la Roma.

Col Bologna dopo che le scorie del mercato sono state eliminate, davvero sapremo se le buone cose che i gialloblù hanno fatto vedere nelle prime calde giornate della serie A saranno state frutto del caso o di una realtà in grande crescita.

Sgombriamo subito il campo da equivoci. L’Hellas ha interpretato al meglio l’inizio della stagione. Le vittorie con Empoli e Roma hanno portato una dote ragguardevole ma che va senza dubbio, se non aumentata, almeno puntellata. Piuttosto che rischiare, meglio accontentarsi di dividere la posta con un Bologna che Motta ha reso ancora più forte.

Baroni ed i suoi dovranno dimostrare che i successi delle prime due giornate non sono giunti solo per episodi fortunati ma per merito.

La gara col Bologna

La gara di questa sera rappresenta molto per l’Hellas. Non ci saranno più disattenzioni da numeri uno, come gli interventi goffi di Caprile e Rui Patricio, che hanno spianato la strada ai gialloblù, ne tanto meno l’imprecisione degli attaccanti avversari. Sia al Castellani, sia al Bentegodi, hanno tremato i legni della porta di Montipò. Episodi dunque, che per il momento hanno detto bene ad un Verona coraggioso e ben messo in campo.

Rispetto. È tanto quello che la squadra di Baroni dovrà portare al Bologna. Un complesso che Thiago Motta ha forgiato a propria immagine e somiglianza. Una difesa muscolare, un centrocampo forte ed un attacco imprevedibile. All’esordio rossoblù sorpresi da un grande Milan, a Torino con la Juventus è arrivato solo un punto e non tre, con tante scuse da parte della classe arbitrale per l’errore di Di Bello che non ha punito un fallo nettissimo, chiaro, limpido, di Iling jr su Ndoye.Poi nel finale, all’ultimo assalto, la vittoria sul Cagliari. Insomma un avversario che merita grande attenzione e rispetto per non cadere.

Al completo

Scelte difficili perché non obbligate da parte di mister Baroni. Tutta la rosa a disposizione o quasi. In attesa di quell’Henry che l’anno scorso, fu protagonista proprio coi rossoblù all’andata. Il francese farà chilometri ora con la Primavera in attesa di capire se il ginocchio potrà reggere gli urti e i ritmi della massima divisione. E poi c’è il ritorno di Lazovic che potrebbe rappresentare la novità assoluta dell’undici di partenza.

La formazione

Anche Saponara e Hongla sono tornati a disposizione di Baroni risolvendo quei piccoli guai. Ecco che l’undici anti-Bologna non dovrebbe discostarsi di molto dalla seguente formazione: Montipò tra i pali, mentre la linea a tre dietro sarà formata da Magnani, Hien e Dawidowicz. In mezzo, almeno in partenza ci saranno Duda e Hongla come mediani. In fascia ecco la premiata ditta «Faraoni&Lazovic». C’è molta attesa infatti sul ritorno del serbo.

In avanti Bonazzoli ha messo in seria difficoltà Baroni durante la pausa. Potrebbe partire lui e lasciare addirittura Folorunsho in panchina. Difficile a dirsi, anche se in grafica optiamo ancora per l’ex Bari. Djuric dovrebbe garantire quei centimetri che servono in casa e poi naturalmente Ngonge.

I precedenti

In ventiquattro incontri l’Hellas è riuscito ad aggiudicarsene otto, il Bologna quattro, mentre i pareggi sono stati ben dodici. Per quanto riguarda i gol fatti, segnaliamo la supremazia dell’Hellas con 30 reti realizzate, rispetto alle 25 del Bologna. Questi numeri partono dalla prima stagione in A del Verona nel 1957/’58.

Ma gialloblù e rossoblù si sono affrontati spesso a cavallo dei due conflitti mondiali, per lo più in gare amichevoli anche perchè dagli Anni Trenta in poi, il Bologna era davvero di un’altra categoria.

L’anno scorso a decidere la sfida fu Simone Verdi che di fatto si caricò letteralmente sulle spalle l’Hellas portandolo al successo. Il Verona batté 2-1 i rossoblù nell'anticipo della trentunesima giornata, riaprendo completamente la lotta salvezza. Nella caldissima sfida del Bentegodi protagonista assoluto fu il trequartista oggi al Como, autore della doppietta decisiva per la vittoria che consentì a Montipò e soci di agganciare in classifica lo Spezia al quart'ultimo posto. E stasera? Sarà un’altra sfida dura ed incerta. Ma il Verona ci ha regalato dolci sorprese.

 

Gianluca Tavellin

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