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In campo alle 18,30 al Bentegodi

Hellas, un mercoledì da leoni. Contati ma coraggiosi contro la Viola

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Hellas oggi in campo alle 18,30 al Bentegodi contro la Fiorentina
Hellas oggi in campo alle 18,30 al Bentegodi contro la Fiorentina
Hellas oggi in campo alle 18,30 al Bentegodi contro la Fiorentina
Hellas oggi in campo alle 18,30 al Bentegodi contro la Fiorentina

Un mercoledì da leoni. È quello che attende i gialloblù, oggi in campo alle 18,30 al Bentegodi. Senza difesa, con Kalinic ancora out e Barak in forte dubbio, l’Hellas ospita la corazzata Fiorentina del mai amato sino in fondo, Vincenzo Italiano. E pensare che con Dionisi in mano, l’estate scorsa il Verona attese per una settimana il sì dell’allenatore di Ribera, anche se è nato a Karlsruhe. Una firma che non arrivò mai. Altrochè Spezia, c’era sotto la Viola.

Dicevamo un mercoledì da leoni, è quello che dovrebbe regalare dopo tre ko (uno in Coppa Italia), la squadra di Tudor ai tifosi. Insomma gli ingredienti ci sono tutti per costruire l’impresa. Il miniciclo negativo, le tante assenze, l’avversario lanciatissimo, l’ultima gara della stagione a poche ore dal Natale e quel Vlahovic contro Simeone. Un duello a distanza che dovrebbe nobilitare la partita.

 

Esigenze tattiche

Tudor non ha parlato, era già successo a stretto giro di posta in un’altra occasione. Da Peschiera non filtra nulla e figurarsi. Quindi è sempre complicato indovinare la formazione o conoscere ad esempio le reali condizioni di Antonin Barak. Ma prima di arrivare al ceco, che non fa dormire sonni tranquilli nè a Tudor e nè al diesse D’Amico, c’è da inventare la difesa. A logica a destra o in mezzo dovrebbe giocare Mert Cetin. Il condizionale è più che mai d’obbligo visto che l’ex romanista, appare essere stato esclusivamente, finora, una pedina di scambio nell’affare Kumbulla alla Roma. Poca fiducia per lui sia con Juric, Di Francesco e ora Tudor. Con quattro difensori indisponibili come Gunter, Ceccherini, Dawidowicz e Magnani c’è poco da stare allegri. Coppola dovrebbe andare in panchina e quindi in campo si potrebbe assistere all’arretramento di Faraoni(che bella sfida con Saponara), con l’ingresso al suo posto dello svizzero Ruegg. Difesa a tre con Fara, Sutalo e Casale. In mezzo al campo Tameze partirà con Ilic al suo fianco e inizialmente Veloso in panchina. Per il resto lo stesso attacco di inizio gara a Torino. Con Caprari, Lasagna e Simeone.

 

«Toni» come sta?

Una formazione tutto sommato più che buona. Certo bisognerà buttare il cuore oltre l’ostacolo per fermare la Fiorentina. In più preoccupa lo stato di salute di Antonin Barak. Un dolore alla schiena, ne ha impedito l’impiego a Torino. Punto delicato per il trequartista gialloblù visto che, ai tempi di Udine, era rimasto fermo per quasi una stagione intera a causa di una lombalgia acuta che lo obbligò ad andare a curarsi in patria lasciando l’Italia. Ieri ha svolto una discreta seduta di allenamento ma a ritmi blandi. Ora c’è da capire che cosa deciderà Tudor. Con la schiena di Barak, non c’è molto da scherzare.

 

I precedenti

Un mercoledì da leoni. C’è poco da fare. Spinti dal pubblico, i gialloblù dovranno dare tutto e aggredire fin da subito la Viola. Non dare spazio alle loro ripartenze e lottare metro per metro. Del resto in passato, soprattutto in serie A, spesso l’Hellas è stato bravo e fortunato con la Fiorentina in casa. Capitò quando Bortolazzi realizzò due rigore a Landucci, attuale secondo di Allegri oppure quella volta che Marino Magrin nel finale mise la palla all’incrocio, regalando l’uno a zero. Tante le vicende tra le due formazioni. Antognoni, icona viola, esordì in serie A proprio al Bentegodi. La Fiorentina ha vinto l'ultimo confronto di Serie A. Il Verona ha perso sei delle ultime sette sfide, contro i viola, al Bentegodi. Più in generale, le due squadre non pareggiano in casa dei veneti, nella competizione, dal febbraio 2000 (2-2). In totale le gare sono 60 con 28 vittorie toscane, 14 gialloblù e 18 pareggi. Per il gol dell’ex, il Verona si affida a Giovanni Simeone.

Gianluca Tavellin

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