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il pallone racconta

Toni e quell’eurogol al Sassuolo: quando l’Hellas aveva un bomber

In dieci, gli uomini di Mandorlini vinsero per 3 a 2 e Luca segnò una doppietta con la seconda marcatura da «mal di testa»
Una delle due reti di Luca Toni al Sassuolo FOTOEXPRESS
Una delle due reti di Luca Toni al Sassuolo FOTOEXPRESS
Una delle due reti di Luca Toni al Sassuolo FOTOEXPRESS
Una delle due reti di Luca Toni al Sassuolo FOTOEXPRESS

«Il titolo di man of the match andrebbe diviso con Juanito Gomez ma il gol straordinario che porta il risultato sul momentaneo 3-1 vale il mezzo punto in più. Fantastico nella difesa del pallone, nella caparbietà e nella finalizzazione. Eterno!». Questo è un puzzle di alcune pagelle del dopo Verona-Sassuolo del 26 aprile del 2015. A ricevere elogi in serie, forse l’ultimo vero bomber, ci perdonino Pazzini e Simeone, che ha avuto il Verona: Luca Toni.

Quell’anno, il «vice-sindaco», con 23 reti vinse la classifica dei marcatori ad ex aequo con Mauro Icardi dell’Inter. Solo che il bomber di Pavullo era, diciamo così un po’ stagionato.

Sempre «Sàsol»

Una sfida contemporanea, visto che i neroverdi prima dell’avvento della famiglia Squinzi, si barcamenavano tra C2 e C1. Quando il Verona avrebbe dovuto essere «La Juventus della Lega Pro», era il campionato 2007/’08 e sulla panchina degli emiliani c’era un giovane rampante: Massimiliano Allegri. Dopo il 2 a 1 dell’andata, arrivò il 2 a 0 del Bentegodi sempre per gli emiliani. In panchina per L'Hellas Verona c’era un certo Maurizio Sarri.

Da lì in poi per i gialloblù spesso il Sassuolo è risultato indigesto ma pure gli scaligeri qualche soddisfazione se la tolsero. A parte il 2013 quando entrambe salirono dalla B alla A.

Quanti incroci

Il Sassuolo di un’altra conoscenza gialloblù, Eusebio Di Francesco, vinse il torneo cadetto mentre il Verona di Mandorlini salì per secondo davanti al Livorno di Davide Nicola. Due allenatori che con Frosinone e Empoli, sono i rivali nella lotta per la permanenza in A dell’Hellas.

Che partita

Stadio Bentegodi, 26 aprile del 2015. Luca Toni entra nella storia del Verona. La doppietta che, di fatto, piega il Sassuolo regala alla punta il primato nella classifica marcatori dell’Hellas in Serie A con 37 reti, scavalcando Ciccio Mascetti e lo porta al secondo posto in classifica marcatori, in coabitazione con Mauro Icardi. Partita intensa al Bentegodi fra due squadre salve.

L’esatto contrario di domenica. Vittoria meritata del Verona che, rimasto in dieci dal 18’ del primo tempo per l’espulsione di Rafael sostituito da Benussi con Valoti sacrificato di turno, ha sfoderato una prova d’orgoglio aggrappandosi alla straordinaria vena della sua coppia d’attacco: Juanito Gomez è stato il migliore in campo assieme al compagno di reparto.

Il Sassuolo, dopo i primi 20 minuti decisamente positivi, si è spento e non ha approfittato del vantaggio numerico. Ancora in ombra Zaza, mentre Berardi e Sansone si sono mossi senza risultare, però, incisivi in zona gol.

Gemma

La rete capolavoro, forse la più bella di Toni in gialloblù, giunge al venticinquesimo della ripresa. Parte dalla trequarti, porta a spasso Brighi e Biondini e batte Consigli con un gran diagonale da sinistro. Un gol da vero fenomeno. Una gemma da incastonare in ogni play list dei gol. Domenica sarà tutto diverso. Primo perché Verona e Sassuolo sono piene di problemi ma soprattutto perché l’Hellas non ha ancora trovato un bomber. Uno che sappia schiaffarla dentro.

Gianluca Tavellin

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