Sospesa la chiusura del settore Poltrone Est, che era stata decisa dopo il caso Balotelli, per la partita Hellas Verona - Fiorentina. La società aveva infatti presentato ricorso alla decisione e la Corte Sportiva d’Appello Nazionale della FIGC ha disposto un supplemento istruttorio e nelle more ha sospeso la sanzione.
«È un provvedimento ragionevole che ci soddisfa: siamo riusciti con grande impegno e determinazione, in un momento molto delicato, come facilmente comprensibile a tutti, ad evidenziare minuziosamente all’Organo Giudicante le varie incongruenze emerse dall’analisi degli atti ufficiali di gara, ora meritevoli di approfondimento, soprattutto in merito all’assoluta ingiustizia di colpevolizzare un intero settore – commenta il Direttore Operativo di Hellas Verona FC, Francesco Barresi -. Nel contesto non potevano passare inosservate tutte le iniziative poste in atto dal Club a livello organizzativo e gestionale, sia a livello preventivo che successivamente alla gara. Abbiamo sempre cooperato con le Autorità preposte, ai fini dell’individuazione di eventuali colpevoli, così come richiesto dal Codice di Giustizia Sportiva».
E prosegue: «Attendiamo ora fiduciosi l’esito del supplemento di indagine, auspicando naturalmente una definitiva decisione favorevole e, in ogni caso, equa per il Club e per la nostra tifoseria, anche alla luce della valutazione della giustizia sportiva, in casi analoghi, durante la corrente stagione sportiva. L'Hellas Verona continuerà quindi a collaborare con tutte le autorità competenti affinché, al Bentegodi come in trasferta, venga seguito un comportamento corretto e rispettoso dei principi e dei valori etici e morali, cui il Club si ispira da sempre. Il tutto a tutela anche di chi, e sono davvero tanti, ci segue e tifa con grande passione e correttezza. Aspettiamo tutti i nostri tifosi domenica allo stadio con il sostegno aggiuntivo di quasi mille bambini del Progetto Scuola, come già avvenuto in precedenti occasioni. Questi piccoli tifosi saranno presenti con striscioni e slogan contro ogni discriminazione».