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La quattordicesima giornata

Hellas batti un colpo: con la Juve serve la prima impresa

Gialloblù alla prima finale per invertire finalmente la rotta che porta in B
Salvatore Bocchetti: per lui sarà alla quinta partita con il Verona
Salvatore Bocchetti: per lui sarà alla quinta partita con il Verona
Salvatore Bocchetti: per lui sarà alla quinta partita con il Verona
Salvatore Bocchetti: per lui sarà alla quinta partita con il Verona

Ognuno ci ha messo del suo. Inutile ora andare a cercare i colpevoli. Finalmente hanno capito, magari pure chi vive l’Hellas di passaggio o solo di comunicazione. La Prima squadra è ultima, senza gioco, con giocatori infortunati e con un nuovo tecnico che deve ancora incidere. Ora è chiaro a tutti.

Cosa fare con tre quarti di campionato da disputare? Bisogna cambiare mentalità, atteggiamento ed anche modo di stare in campo. Non importa se si sbagliano gol o se ne salvano altri sulla linea di porta. Non si era più abituati a lottare per la salvezza. Tre stagioni, quelle passate, tra il nono e il decimo posto, hanno imborghesito tutti. Società, ambiente e calciatori. L’importante, ora, è reagire. Tornare con umiltà ad entrare nei sedici metri avversari. Liberare la mente per fermare senza fallo l’avversario ed arrivare per primi sulla palla. Non c’è da guardare se i rivali di turno si chiamano Juve o Spezia. Adesso bisogna fare punti. Prima si assimileranno concetti di questo tipo e prima l’Hellas tornerà a muovere la classifica.

 

Colpa (anche) del calendario?

Nel trend negativo del Verona, scriviamo da tempo che pure il calendario ha avuto la sua parte. Sarebbe stato più agevole per i gialloblù incontrare la Juve qualche settimana fa. Allegri aveva qualche uomo indisponibile in più e soprattutto non poteva contare sull’esplosione di giovani talentuosi come Nicola Fagioli. Fateci caso, spesso, l’avversario di turno del Verona aveva perduto l’incontro precedente. Insomma questa è la realtà.

 

La formazione

La squadra dovrebbe riuscire a trascinare il pubblico del Bentegodi che sarà come al solito molto caldo quando arrivano i bianconeri. Rientra la difesa Salvatore Bocchetti recupera l’intera retroguardia. Hanno scontato la squalifica Hien, Dawidowicz e Ceccherini. Non sarà disponibile Magnani. Ilic ancora oggetto misterioso con Hrustic quasi recuperato.

La mezz’ala che giocherà l’imminente mondiale con l’Australia, sarà disponibile per il match salvezza di domenica con lo Spezia. Con Faraoni, come del resto Coppola, l’appuntamento è rimandato a gennaio. Questo lo stato dell’arte del Verona. 

Ci sono alcuni ragionamenti da fare per quanto riguarda l’undici anti-Juve. Montipò sarà tra i pali. Bocchetti per i tre dietro andrà sul sicuro, ovvero con quei ragazzi che hanno già giocato più volte insieme. Dawidowicz, Gunter e Ceccherini. In mezzo ancora Hongla, Veloso con Tameze schierato nel ruolo di mezz’ala ma a far il pendolo tra settore offensivo e metà campo.

Potrebbe essere lui pressare in prima battuta Locatelli. E poi Adrien ha il passo breve per cercare l’inserimento davanti. Sugli esterni Depaoli e Lazovic. In avanti Verdi con Henry. In panchina Terracciano, Hien, Lasagna e Doig i primi cambi.

 

Quasi una classica

Negli Anni Ottanta, Verona e Juve spesso hanno dato vita a match tirati. Ci sono state sfide per lo scudetto, per un posto in Europa, una finale di Coppa Italia e perfino il primo derby italiano, in Coppa dei Campioni della storia. Oggi non è più cosi ma rimane pur sempre, soprattutto al Bentegodi, una gara sentita.

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