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Hellas inarrestabile Ilic regista del futuro Juric teme solo il Covid

Ilic, regista rivelazione del Verona, affrontato da Koulibaly
Ilic, regista rivelazione del Verona, affrontato da Koulibaly
Ilic, regista rivelazione del Verona, affrontato da Koulibaly
Ilic, regista rivelazione del Verona, affrontato da Koulibaly

Una macchina perfetta. Quella ammirata al Vigorito. Una sinfonia con grandi interpreti. Mister Juric un direttore esemplare. L’Hellas viaggia verso l’Europa, verso un nuovo traguardo perchè la salvezza è già stata raggiunta a 14 giornate dal termine. In panchina Dimarco, l’uomo più in forma. A curarsi Kalinic che qualche mese fa era visto come il salvatore della Patria e, cosa ancor più importante, fuori l’uomo nuovo dell’Hellas: Ivan Ilic. 8 MILIONI DI EURO. Il diesse D’Amico, ricevuto il benestare dal presidente Setti, non ha perso tempo. Ivan Ilic non dovrebbe muoversi da Verona. Le cifre da leggenda o spifferate dai «soliti» procuratori, le lasciamo ad altri. Con 8 milioni tra cui 500mila euro di bonus, l’Hellas riscatterebbe il cartellino del regista, dal Manchester City. Un’operazione che vedrebbe nell’altro Manchester, lo United, un socio interessato. Non si inventa e non si scopre nulla nel calcio. Un po’ la stessa situazione che trent’anni fa vide coinvolti il Verona e il Milan nell’acquisto di Dragan Stojkovic dall’Olympique Marsiglia. Guarda il caso. Sì, proprio l’attuale Ct della Serbia, che stravede per Ilic. Se l’ex «Maradona dei Balcani» all’epoca, così era soprannominato Dragan, si fosse ripreso, il Milan avrebbe rimborsato in toto l’intera spesa del cartellino, anticipandone un po’, per poi avere una vera prelazione sull’eventuale cessione. E lo United, che già aveva parlato col Verona per Kumbulla nella passata stagione, sarebbe pronto a lasciar maturare Ilic in gialloblù per poi acquistarlo. Una specie di socio di impresa, mentre la Juventus appare più defilata. Il club bianconero per agevolare il Verona nell’acquisto di Ilic, metterebbe sul piatto della bilancia uno o due giocatori ma non contante. Comunque o per conto proprio o con un possibile ammiratore/compratore alle spalle, l’Hellas ha in pratica quasi chiuso il discorso con Ilic. E la notizia vale tantissimo, anche per blindare ulteriormente Ivan Juric. IL TORO, IL COVID E...Insomma il club gialloblù sta crescendo e mentre Setti giudica fuori mercato la richiesta di Bruno Garonzi per Veronello e si dice irritato per il tira e molla di Raffaella Vittadello per il Payanini, il diesse D’Amico, passa notti insonni per paura di un altro blocco. Anche l’anno scorso, il lockdown rovinò lo sprint di un lanciatissimo Verona. Il rinvio di Lazio-Torino per la positività di alcuni granata e gli allenamenti individuali dei ragazzi di mister Nicola, come previsto dalle indicazioni emanate dall’Asl, non promettono nulla di buono. Tutto d’un tratto si è tornati indietro di un anno. Da una parte la necessità di chiudere la stagione e dall’altra la tutela della salute e l’andamento nazionale che andrebbe nella direzione di nuove restrizioni. Non vorremmo che il Covid, diventasse una specie di paracadute per quelle squadre che si trovano in forte difficoltà. L’aver snaturato questo sport con interessi economici fuori dal comune, può anche far venire cattivi pensieri. Respingendo i complotti o la malafede, resta sotto gli occhi di tutti la gravità dell’attuale situazione a causa dell’impennata dei contagi e la paura fondata che ci si possa pure fermare. IL MAGO DI SPALATO. Nella montagna russa dell’emozioni gialloblù, resta una certezza. Se nella passata stagione a questo punto già si sentivano le sirene attorno al nome di Ivan Juric, per il momento tutto tace. L’atteggiamento del mister, la voglia di alzare l’asticella e la crescita continua di squadra e club, dovrebbero bastare per far sì che il Mago di Spalato rimanga per continuare il ciclo in gialloblù. Anche le parole di Miguel Veloso, vanno in questa direzione. «La bravura dell’Hellas» ha detto il capitano, «è stata quella di affidarsi completamente a Juric». •

Gianluca Tavellin

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