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i festeggiamenti in piazza BRa

Hellas in serie A
Una notte di festa
per Verona

La squadra arriva in Bra (Fotoexpress)
La squadra arriva in Bra (Fotoexpress)
LA SQUADRA ARRIVA IN BRA (FOTOEXPRESS)

Dopo 27 anni dalla retrocessione patita con Bagnoli in panchina, Cesena sorride all'Hellas che pareggia 0-0 e conquista la promozione in Serie A dopo un solo anno nel campionato cadetto. E Verona torna ad essere una delle cinque città italiane (con Milano, Torino, Genova e Roma), l'unica non capoluogo di regione, con due squadre in Serie A.

 

Una festa per tutta la città (IL VIDEO), iniziata con la visione della partita sul maxi schermo in piazza Bra da dove sono partiti i festeggiamenti durati quasi tutta la notte con canti e cortei per le vie principali del centro e con l'immancabile bagno nella fontana in attesa dell'arrivo degli «eroi». I giocatori sono arrivati in centro sul pullman aperto (LA FOTOGALLERY) in piena notte e ad attenderli c'era una folla festante.

 

UN RITORNO MERITATO

Il ritorno in Serie A un anno dopo è meritato perchè il Verona, rispetto alle avversarie, è stato per tutta la stagione lassù. A parte il quinto posto seguito allo scivolone di Benevento, ma si era solo alla terza giornata e il quarto toccato dopo la caduta a Frosinone, forse il momento peggiore della stagione per i veneti, la squadra di Fabio Pecchia è sempre stata nelle prime tre posizioni. Primo al giro di boa e fino alla giornata 25 (ko ad Avellino), poi è sempre stato secondo o terzo fino al sorpasso definitivo della giornata 36, con la sola Spal rimasta davanti e il Frosinone tenuto dietro.

Un Verona a dire il vero dai due volti. Nel girone di ritorno il rendimento non è stato quello dell’andata, quando il Verona ha vinto 4 partite e segnato 16 reti in più. Nel ritorno tuttavia la difesa non ha più preso imbarcate, non ci sono state partite memorabili ma una costanza di rendimento apprezzabile, figlia del carattere di una squadra che non si è mai buttata giù. Bravo Pecchia. Una scommessa vinta per un tecnico con poca esperienza ma con tante idee e voglia di emergere. E poi c’è Pazzini, l’uomo della Provvidenza, il principale artefice della promozione insieme al lavoro silenzioso di Pecchia. Per il «Pazzo» un bottino di 24 reti, una sola lunghezza dal re dei bomber gialloblu, Cacia nel 2013. Altra scommessa vinta. E proprio Pecchia e Pazzini saranno i punti fermi del Verona formato serie A. Basterà? Difficile dirlo ora. Adesso quello che conta è solo festeggiare

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