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Verso la sfida salvezza

Hellas, giocati il superjolly: è Folorunsho il «vice-Suslov»

Micheal è duttile in molti ruoli, ha tecnica e carisma. Sarà fondamentale per Baroni contro il Cagliari
Michael Folorunsho, centrocampista dell'Hellas Verona, qui in maglia nazionale
Michael Folorunsho, centrocampista dell'Hellas Verona, qui in maglia nazionale
Michael Folorunsho, centrocampista dell'Hellas Verona, qui in maglia nazionale
Michael Folorunsho, centrocampista dell'Hellas Verona, qui in maglia nazionale

L’obiettivo è avere Folorunsho a disposizione per la gara in programma lunedì a Cagliari. A Castelnuovo del Garda si lavora in questa direzione. Dopo la ripresa degli allenamenti, Marco Baroni ed il suo staff hanno un po’ più chiaro il quadro della situazione che, comunque, non è preoccupante. Certo, il centrocampista non svolgerà una regolare settimana e dovrà gestirsi così da non ricadere nel risentimento muscolare che gli ha impedito di debuttare con la maglia dell’Italia nella tournée americana degli azzurri. Insomma, in qualche modo, Michael dovrebbe esserci alla Unipol Domus ma il condizionale è d’obbligo.

Al momento il giocatore si sta allenando in regime di differenziato e la sua presenza è fondamentale per tanti motivi. In primis perché Folorunsho è un autentico feticcio per Baroni. Col tecnico toscano il centrocampista è il giocatore di movimento più presente dell’intera rosa: 2265 minuti in campo. Un dettaglio non da poco perché “Folo” è alla sua prima stagione in Serie A. In più, Michael è riuscito a far fruttare questi minuti meglio degli altri avendo contribuito alla causa del Verona con quattro gol ed un assist vincente. Uno score che l’ha reso il capocannoniere della squadra dopo gli addii di Ngonge e Djuric.

 

Numeri e posizioni

Non bastassero tutti questi dati, va considerata anche la duttilità del ragazzo, capace di ricoprire diversi ruoli dalla metà campo in su. Trequartista, mediano, seconda punta, esterno d’attacco e pure riferimento offensivo. Un fattore che lo rende imprescindibile qualsiasi sia il modulo. La sua corsa e la sua fisicità non sono passate inosservate, neppure le sue doti balistiche. Dalla distanza è, statistiche alla mano, uno dei migliori centrocampisti d’Europa. Dopo la gara col Lecce, Michael era addirittura il giocatore ad aver segnato più reti da fuori area nei cinque campionati top del continente. Cosa che denota senza dubbio coraggio e personalità da vendere senza dimenticare, ancora una volta, che il ragazzo è al suo primo campionato nella massima serie.

Un elemento chiave che diventa, a questo punto, uno dei finalizzatori del Verona. Inaspettatamente terminale offensivo di una manovra che, spesso, non prevede una vera e propria prima punta. Utile anche nei calci piazzati e sui rilanci di Montipò perché, data la sua statura, è uno dei più efficaci nei duelli aerei. Con lui in campo, Baroni può riproporre il suo 4 2 3 1 dando sostegno al reparto offensivo ma, al tempo stesso, trovando un legante capace di tenere unito l’attacco con la mediana.

 

Il carisma

Infine, non va sottovalutato il fattore carismatico. Senza Suslov, infortunatosi ad una caviglia nell’amichevole giocata con la Slovacchia contro l’Austria, toccherà a Folorunsho prendersi sulle spalle la responsabilità di avviare la manovra offensiva. Senza i guizzi, i dribbling e le giocate di Tomas, è Michael a dover spaccare la partita. Un po’ come fatto al Via del Mare. Anche per questo motivo la presenza di Folorunsho in Sardegna diventa fondamentale. E poi il Verona non può certo permettersi di perdere in un sol colpo due dei suoi uomini più decisivi in uno scontro diretto che potrebbe rivelarsi fondamentale per la corsa alla salvezza.

Davide Cailotto

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