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SEDICESIMI DI FINALE

Coppa Italia, a Cagliari Hellas Verona battuto in pieno recupero

Un momento della partita (Fotoexpress)
Un momento della partita (Fotoexpress)
Un momento della partita (Fotoexpress)
Un momento della partita (Fotoexpress)

Sottil al 93’ regala al Cagliari la vittoria per due a uno sul Verona alla Sardegna Arena e il passaggio del turno in Coppa Italia che vale l’incontro con l’Atalanta. Il guizzo arriva da un passaggio corto sull’ultimo calcio d’angolo, in recupero: Pandur sorpreso da almeno due deviazioni. Primo tempo equilibrato: pochi i tiri in porta e le preoccupazioni per i due vice in porta, Vicario e Pandur. Una partita a scacchi interrotta da un lampo alla mezz’ora: volata di Sottil sulla destra, servizio al centro per Cerri, titolare. E l’ex Juve fa il movimento giusto: tiro di destro e palla all’angolino. La reazione è in una punizione di Veloso.

 

Ma Vicario è attento. Nella ripresa si capisce che Juric vuole qualcosa di più e butta dentro Di Carmine, Di Marco e Ceccherini. E infatti è il Verona a dominare. Il pareggio è ritardato da due parate di Vicario su Udogie e Di Carmine di testa, da un gol annullato a Salcedo per fallo su Cerri. Al 29’, però, arriva l’1-1: assist di testa di Salcedo e gol in spaccata di Colley. Il Verona insiste perchè vuole tutto subito. Ma anche il Cagliari preme per evitare i supplementari. E Sottil diventa l’eroe della serata. 

 

LE FORMAZIONI

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Pandur; Cetin, Dawidowicz, Amione; Faraoni, Danzi, Veloso, Udogie; Bertini, Colley; Salcedo


CAGLIARI (4-2-3-1): Vicario; Zappa, Pisacane, Walukiewicz, Carboni; Oliva, Rog; Tramoni, Joao Pedro, Sottil; Cerri. All. Di Francesco.

 

Il Verona torna in campo e lo fa nei sedicesimi di Coppa Italia andando a far visita (alle 17.30) al Cagliari di Eusebio Di Francesco. Lo fa tre giorni dopo il ko rimediato in casa con il Sassuolo. Sconfitta che non ha minato il gruppo, ma ha alzato qualche perplessità. L’infortunio di Kalinic, si parla di almeno tre settimane di stop per l’ariete croato, ha occupato un altro letto nell’affollata infermeria gialloblù. Non ci voleva proprio per un attaccante non giovanissimo e con tanta voglia di ricominciare la carriera.

 

 

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