<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
corsa salvezza

Hellas, emergenza infinita: Lazovic costretto alla resa

Cattive notizie dall’infermeria per i due tecnici gialloblù Bocchetti e Zaffaroni: per il serbo lesione di basso grado al retto femorale anteriore della coscia sinistra. Lasagna si ferma ancora. Hrustic è ok
Lazovic, uno dei pochi senatori a non mollare mai ed essere decisivo FOTOEXPRESS
Lazovic, uno dei pochi senatori a non mollare mai ed essere decisivo FOTOEXPRESS
Lazovic, uno dei pochi senatori a non mollare mai ed essere decisivo FOTOEXPRESS
Lazovic, uno dei pochi senatori a non mollare mai ed essere decisivo FOTOEXPRESS

Niente Empoli per Lazovic. Eccola qui la notizia che tutti i tifosi temevano e che non avrebbero mai voluto sentire. Lesione di basso grado al retto femorale anteriore della coscia sinistra che, tradotto, significa tribuna sicura per domenica 28 maggio e, nel caso fosse necessario, possibile panchina a S. Siro la settimana successiva. Insomma, nella gara più decisiva della stagione mancherà uno degli uomini migliori.

I numeri di Darko

Quattro gol e cinque assist, il secondo miglior marcatore della squadra, l’uomo dell’ultimo passaggio, quello che a sinistra è in grado di saltare l’uomo e creare le poche azioni offensive del Verona. Una defezione davvero pesante nel momento peggiore.

Del resto lo si era capito già a Bergamo che Darko avrebbe alzato bandiera bianca. Troppo eloquente la sua gestualità, troppo immediato il cambio. Senza di lui le scelte diventano quasi obbligate, sia in fascia che in attacco.

Nuovo stop

Le alternative scarseggiano e, come se non bastasse, c’è da registrare pure un nuovo stop per Lasagna. Kevin era in procinto di rientrare tra i convocati dopo un mese passato ai margini a causa di un sovraccarico al flessore della gamba sinistra. Quattro gare out, poi il provino per cercare di salire sul pullman che portava a Bergamo ed il nuovo stop. Un altro sovraccarico, stavolta al soleo della gamba destra. Niente di grave, per carità, ma anche il suo forfait domenica all’ora di pranzo è quasi sicuramente certificato.

Peccato perché Lasagna avrebbe fatto molto comodo, a maggior ragione in virtù dell’assenza di Lazovic perché avrebbe potuto dare maggior scelta a Zaffaroni e Bocchetti sulla trequarti. E, invece, niente. Ci vorrebbe un recupero lampo per averlo almeno in panchina, lo staff medico gialloblù ci proverà ma tutto dipende dalla risposta del polpaccio di Kevin.

A Castelnuovo sarà anche tornato il sole, ma sul Verona continua a piovere di brutto. La quantità di infortuni, più o meno seri, che hanno colpito l’Hellas quest’anno è degna delle stagioni più scarognate. Che, poi, a guardar bene andrebbe fatta un’analisi approfondita anche su questo tema per capire quanto abbiano inciso i tre cambi in panchina (con relative metodologie di allenamento e preparazione differenti) ed un mercato fatto con poco che ha portato a Verona giocatori che sulle gambe non avevano il ritmo partita di chi è titolare nella propria squadra.

A questo vanno sommati anche i traumi accidentali come quelli che hanno rimediato, ad esempio, Henry, Hrustic e Ngonge e la gestione degli infortuni (vedi Ilic che non giocava a Verona ma al Mondiale sì ed il «caso» Hien). Tutte problematiche che hanno contribuito pesantemente al cammino della squadra.

A pochi giorni dalla gara che potrebbe decidere l’intero campionato dell’Hellas, a Castelnuovo è emergenza. Oltre a Lazovic e Lasagna, mancheranno anche Duda, Dawidowicz e Doig che hanno chiuso il loro campionato in anticipo. Titolari, non comprimari. Gente che sarebbe stata davvero utile sia dall’inizio che a gara in corsa.

A Zaffaroni e Bocchetti tocca preservare come l’oro Verdi, Veloso e tutti gli altri che si stanno allenando con il gruppo e potrebbero far parte dell’undici anti Empoli. Qualcuno di loro è stato risparmiato a Bergamo, altri sono in attesa di tornare in campo dopo i loro infortuni. Una mano potrebbe arrivare anche dai giovani che si sono messi in luce al Gewiss Stadium.

I giovani

Terracciano, Sulemana e Cabal hanno fornito buone prove e, soprattutto, hanno portato un po’ di freschezza in una rosa logora dall’estenuante rincorsa. Magra consolazione, però. Perché presentarsi al momento clou con le munizioni a salve potrebbe risultare dannosissimo. Al Bentegodi si giocherà anche contro l’emergenza.

Davide Cailotto

Suggerimenti