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L'intervista

Hellas, Djuric: «Felice di essere qui al Verona. Sento già la fiducia del gruppo»

Milan Djuric
Milan Djuric
Milan Djuric
Milan Djuric

Personalità da vendere, sorriso magnetico e un fisico bestiale per aiutare l'Hellas. Questo in soldoni Milan Djuric, classe 1990. Lui è stato il primo acquisto della stagione 2022/23.

Marroccu ti ha portato a Verona con un blitz.

Sì. Il mio contratto con la Salernitana era finito, quando il direttore l'ha saputo si è subito messo in moto e abbiamo risolto velocemente.

Tu e Cioffi avete avuto modo di parlare di quell'incredibile Salernitana-Udinese?

Sì, ci siamo detti due battute simpatiche su quella partita. Mi ha detto che ci è andata bene. L'Udinese ha fatto la sua partita, noi eravamo in difficoltà psicologica.

Hai firmato un contratto di tre anni col Verona.

Son sicuro di approdare in una società organizzata, formata da professionisti in campo e fuori. L'impressione è stata subito positiva: mi aspetto di dare una mano.

Sei più alto tu o Cioffi?

Non mi sono misurato, ma abbiamo più o meno la stessa altezza.

Definirti centravanti boa è riduttivo, hai ottima proprietà di palleggio.

L'esperienza ha il suo peso. La mole fisica per certi versi ti aiuta e per altri ti penalizza. Facevo più fatica all'inizio, poi giocando tante partite si migliora. Gli allenamenti sono per me una sfida quotidiana.

C'è un compagno che ti ha impressionato?

Ho giocato più o meno contro tutti. Veloso dal punto di vista umano e tecnico ha grandi doti, ha un piede fantastico e penso possa essere di grande aiuto a tutta la squadra, in campo e fuori. Abbiamo subito instaurato un bel rapporto.

Perché hai scelto l'Hellas?

Marroccu mi ha spiegato il progetto e aveva molta voglia di portarmi qui. Quando si avverte questa fiducia si è già a buon punto.

Come vedevi l'Hellas da avversario?

Una squadra difficile da affrontare, molto compatta, formata da giocatori che avevano grande coesione.

E il Bentegodi?

Un impatto importante. La tifoseria del Verona è conosciuta in Italia: è molto calda, aiuta la squadra nei momenti difficili. Mi ha sempre impressionato, si fa sentire pur essendo lontana dal campo.

Come ti descriveresti?

Mi considero una punta centrale, molto fisica, che lavora per i compagni di reparto e anche per i centrocampisti. Posso dare una mano sulle palle inattive, e provo a essere un punto di riferimento quando la squadra è in difficoltà.

Qual è il tuo obiettivo?

Inserirmi prima possibile dentro la squadra e assimilare tutti i concetti del mister.Che spazio pensi di ritagliarti?Lo spazio uno se lo ritaglia in allenamento, e il mister fa le sue scelte. Ho caratteristiche precise, se il mister riterrà opportuno che io parta dall'inizio o subentri per me non c'è alcun problema.

Preferisci l'assist o il gol?

Il gol è una bellissima soddisfazione, ma non disdegno nemmeno l'assist. L'importante è dare una mano e risultare decisivo per la partita.

Il tuo obiettivo è chiudere la carriera a Verona?

L'Hellas ha creduto in me, cercherò di ripagare la fiducia sin da subito. Dopodiché valuteremo, ci sono tanti fattori che possono condizionare questa decisione. Adesso mi sento bene, in questo momento dobbiamo faticare in ritiro. Ma finché avrò energie continuerò..

 

Gianluca Tavellin

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