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La sfida "impossibile": alle 15 contro l'Inter

Juric: «Hellas da migliorare. Io dentro al progetto, ma servono obiettivi»

L’Hellas di Juric è scivolato al decimo posto (Fotoexpress)
L’Hellas di Juric è scivolato al decimo posto (Fotoexpress)
L’Hellas di Juric è scivolato al decimo posto (Fotoexpress)
L’Hellas di Juric è scivolato al decimo posto (Fotoexpress)

Oggi alle 15, la squadra di Juric affronta la sfida "impossibile" contro l'Inter, regina della A.

 

Ivan ha voglia di parlare. Spiegare, raccontarsi e perchè no, ricordare gli errori. Non gli va giù che il suo Verona, sono parole sue, sia diventato: «Una squadra perdente». Sei sconfitte nelle ultime sette partite di campionato e l'Inter come avversario, certo sono difficili da digerire. «Abbiamo giocato bene per lunghi tratti sia con Sassuolo, Sampdoria, Fiorentina, per dire, ma non abbiamo raccolto niente. In questo c'è anche un po' di colpa mia, è giusto riconoscerlo. All'andata questi incontri li vincevamo. Giocando meno bene di ora, infatti sono soddisfatto di come si sta esprimendo la squadra ma non del risultato. Ad esempio ci fanno gol con troppa facilità e noi invece facciamo fatica».

 

Un'analisi perfetta come sincere sono le ammissioni del tecnico gialloblù. «Qualcosa dietro e in mezzo abbiamo sbagliato» racconta, «è anche vero che Veloso in questo campionato non l'abbiamo mai avuto e Benassi, che è un ottimo calciatore, proprio non c'è mai stato. In difesa poi, abbiamo portato Dimarco a fare il terzo perchè gli altri difensori soffrivano nell'impostazione. Ma non è una colpa per Federico, ci mancherebbe. Lui ha fatto una stagione grandissima da quinto o da quarto».

 

Difende la squadra e i suoi ragazzi Juric come del resto fa con Lasagna, che segnò all'Inter un gol storico con la maglia del Carpi. Emiliani in dieci uomini e gol splendido dell'attuale attaccante gialloblù che all'epoca, cinque anni fa, era uno sconosciuto in serie A. «Kevin» spiega Juric, «con la Fiorentina ha fatto il più bel primo tempo da quando è con noi. Ha dato l'assist a Bessa, ha attaccato il primo palo e dato profondità alla squadra. Oltretutto è stato bravo anche nel tener palla. Sono molto contento della sua prestazione».

 

Il tecnico continua con i singoli. «Abbiamo giocatori di proprietà come Barak, Ceccherini e Magnani e altri che devono essere riscattati. Ricordo Dimarco, Ilic, Salcedo e altri. Noi dobbiamo migliorare tanto: il gioco nelle ultime partite è stato fatto bene, rubiamo meno palloni dietro perché abbiamo meno forza, ma abbiamo perso. Io penso che bisogna rafforzarsi tanto, poi la società valuterà se potrà o meno. Qualcuno sicuramente da riscattare c'è, che ha fatto bene e non ha prezzi esagerati. Poi bisogna aggiungere qualcun altro: per chi sta qua se arrivano altri giocatori forti è uno stimolo».

 

Juric parla come se a giugno fosse ancora alla guida dell'Hellas. «Certo che è così oggi» rivela, «sono dentro il progetto. Però bisogna crescere. Servono degli obiettivi. Parlerò con il presidente Setti. Un uomo deve avere la volontà di guardare avanti e non sedersi. In questi due anni abbiamo fatto cosa importanti me non bisogna dimenticare che è difficilissimo confermarsi a grandi livelli. Se non c'era Aglietti, il Verona probabilmente non sarebbe andato in A e sarebbe stato costretto a cambiare tutto, visto che non aveva più il paracadute. Questo bisogna ricordarlo. Però servono stimoli per far meglio, per crescere. Dobbiamo parlare e vederci con grande serenità: se siamo d'accordo bene, altrimenti troveremo una soluzione».

 

In questo ad altri livelli s'intende, Juric sembra guardare all'emisfero Inter. «Tutti pronosticavano la Juve Campione d'Italia ed invece io ero tra quelli che parlava dei nerazzurri e della forza dell'allenatore. Conte ha idee chiare, non molla mai ed in più ha costruito nel tempo una rosa di grandissimo spessore tecnico e fisico. Chi vedrei dei miei giocatori all'Inter? Difficile a dirsi perchè in pratica e come se facessimo un altro campionato. Forse uno o due».

 

Niente nomi ed è giusto sia così, anche se pare essere molto attenzionato Marco Silvestri. Un portiere da affiancare ad Handanovic visto gli impegni dell'anno prossimo dei nerazzurri. Chissà quale undici schiererà oggi Juric alla Scala del calcio. C’è voglia di riscatto. «Ho recuperato Gunter e Ceccherini» ammette, «Salcedo sta facendo bene ma è stato un anno difficile. Non ho mai avuto così tanti infortuni nelle mie squadre. Ho, anzi, abbiamo voglia di far bene a San Siro. Non dobbiamo offuscare l'immagine che abbiamo dato finora del club». •

Gianluca Tavellin

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