<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Trasferta salvezza

Hellas, avviso di chiamata. A Bergamo per fare la storia

Partita decisiva quella di domani (20 maggio) con l'Atalanta. Verdi, Lasagna e Magnani verso il recupero
Cyril Ngonge, tra gli uomini-chiave per l'Hellas (fotoExpress)
Cyril Ngonge, tra gli uomini-chiave per l'Hellas (fotoExpress)
Cyril Ngonge, tra gli uomini-chiave per l'Hellas (fotoExpress)
Cyril Ngonge, tra gli uomini-chiave per l'Hellas (fotoExpress)

Ancora Bergamo. Per una causa sempre nobile. Lo scudetto del Verona oggi si chiama salvezza. E la storia ripassa da casa della Dea. Tre giornate, stessi punti dello Spezia (oggi sarebbe spareggio per restare in A), due in meno del Lecce. L’Hellas si è complicato la vita perdendo in casa con il Toro nella giornata in cui lo Spezia ha battuto il Milan e il Lecce ha fermato la Lazio.

Oltre il Toro

Tutto ampiamente metabolizzato e inerzia positiva che sfugge, al momento, dalle mani dei gialloblù. La gara di Bergamo (domani 20 maggio alle 18), con un’Atalanta reduce da due sconfitte e in affannosa rincorsa per l’Europa, diventa terz’ultima chiamata salvezza. Sbagliare ancora potrebbe risultare altamente sconsigliato.

Senza Curva

I bergamaschi saranno privi della spinta della Curva Nord, chiusa in seguito agli insulti rivolti a Dusan Vlahovic. Il valore degli uomini di Gasperini, però, resta di gran lunga superiore a quello del gruppo Hellas. Come a Lecce - con difficoltà decisamente aumentata - serve un’altra impresa. Il Verona giocherà un giorno prima di Lecce-Spezia. Con pugliesi e liguri che andranno così in campo già sapendo l’esito della sfida del Gewiss Stadium.

Nessuno è salvo

Fare calcoli, tuttavia, può risultare pericoloso per tutti. Se il Lecce vince poi scappa e mette in tasca tre quarti di salvezza. Se vince, invece, lo Spezia potrebbe fiaccare ancora di più la resistenza del Verona e mandare in difficoltà proprio i salentini. Questo per dire che, in caso di sconfitta del Verona, il pari del Via del Mare non sarebbe proprio la cosa migliore per Lecce e Spezia.

Infermeria

Detto questo, l’infermeria: di Duda e Dawidowicz abbiamo purtroppo già raccontato nei giorni scorsi. Il Verona perde per strada cervello e muscoli. Due assenze di rilievo nella corsa salvezza. A Bergamo, dovrebbero invece tornare in gioco Verdi e Magnani. Con cauto ottimismo pure per Lasagna. L’attaccante mantovano non segna da Ferragosto, ma in questo momento di grande bisogno, pure i suoi taglia, i suoi cambi di velocità, il suo attaccare la profondità potrebbero risultare utilissimi alla fase offensiva del Verona di Zaffaroni e Bocchetti che in più occasioni nel corso della stagione ha deluso.

Uomini chiave

Ora, da chi passa la speranza di salvezza di questo Verona? L’interrogativo è di tutti. In più occasioni è emerso il talento dei singoli. Tre su tutti: Lazovic, Ngonge e Verdi. Ma non può bastare in un momento delicato come questo dove «davvero di tutti» ha detto Zaffaroni, «avremo bisogno».

Come con la Lazio

Il Verona visto contro i granata è apparso appannato. Stanco nelle idee, di rincorsa. Spesso in ritardo sull’avversario. Certo, il Toro può essere considerato di altra categoria rispetto ai gialloblù. Ma il miglior Verona, quello cioè che serve in queste ultime tre partite, aveva dimostrato audacia, brillantezza, spirito guerriero, anima grande. Un esempio: la gara pareggiata in casa 1-1 con la Lazio, con avversario che vale un posto in Champions nella serie A italiana. Il Verona ha attutito il colpo, difeso duro, limitato il palleggio avversario, chiuso l’area, trovando, pure, la forza per ripartire e colpire l’avversario.

Il calendario

Poi, si sa, c’è anche il calendario. Il Verona, nelle prossime tre partite non è proprio messo bene. Ne giocherà due in trasferta, con avversari di alto rango. Domani si va a Bergamo. L’ultima, il 4 giugno, sarà a San Siro contro il Milan. E lì i gialloblù potrebbero trovare un Diavolo motivatissimo a centrare un obiettivo visto l’uscita dalla Champions e l’impossibilità di competere per lo scudetto. In mezzo una sfida delicatissima e di fondamentale importanza contro l’Empoli. Lo Spezia domenica è a Lecce. Quindi la gara interna contro un Torino sempre imprevedibile e ultimo turno a Roma con i giallorossi, di pari difficoltà della trasferta del Verona a Milano. Il Lecce ha lo scontro diretto con gli spezzini. Poi trasferta a Monza e ultima in casa col Bologna. Cammino in discesa? Non è detto.

Simone Antolini

Suggerimenti