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L'attacco gialloblù

Hellas, a chi più spazio con l'addio di Kale? E intanto si attende il ritorno al gol del Cholito...

In primo piano Matteo Cancellieri
In primo piano Matteo Cancellieri
In primo piano Matteo Cancellieri
In primo piano Matteo Cancellieri

Bomber che va, bomber che torna. Salutato, anzi no, scappato come un «ladro», Nikola Kalinic, ecco che Igor Tudor potrà riabbracciare Giovanni Simeone. Il Cholito complice pure la settimana di sosta, manca da tempo nei discorsi pallonari dei tifosi e dallo scorso 12 dicembre, nel tabellino dei marcatori. E sì, l’ultima volta è stato al Bentegodi contro l’Atalanta. Un gol illusorio ma pur sempre il dodicesimo della sua grande stagione. Un campionato quello dell’argentino mostruoso, fino a quella rete. Ora bisognerà capire, cosa accadrà nel futuro dell’ex cagliaritano. Verrà riscattato dal Verona oppure? Se accadrà sarà solo per realizzarne la vendita? La doppietta col Venezia di inizio dicembre del 2021 era stata la sua consacrazione. Il mondo del football aveva già applaudito il figlio del Cholo dopo il poker alla Lazio e la doppietta d’autore alla «Giuve», come la chiamano gli argentini. Ma in laguna il Cholito toccò il massimo. Poi un semi blocco ed infine lo stop totale con tanto di cartellino giallo «assassino» col Bologna. In quel momento le porte girevoli all’Hellas, hanno fatto volteggiare per l’ultima volta Nikola Kalinic, un bomber meno prolifico di Luca Toni ma dall’estetica più raffinata. Un centravanti dal controscatto e dalle movenze richieste dal galateo del ruolo. La rete di Nikola al Bologna resterà nella storia, più dei venti minuti che l’amico Igor Tudor gli ha concesso con la Juve. Adesso tocca al Cholito tornare a centrare il bersaglio ma non solo a lui.
Kevin che fai? Venerdì scorso si è visto nella sede di via Olanda Federico Pastorello, agente tra gli altri, di Lasagna e Matteo Cancellieri. Due ragazzi che dovrebbero trovare beneficio dalla fuga di Nikola Kalinic verso Spalato. Vengono da due stagioni, finora, diametralmente opposte. Il giovane talento dell’Under 21 avrebbe rischiato di giocare quasi sempre con Eusebio Di Francesco ma poi è arrivato Tudor e con lui, grazie al cielo, tanti risultati positivi. Con Igor l’ex enfant prodige romanista è finito nel dimenticatoio. Kevin Lasagna invece, ha reclamato più spazio ma nelle occasioni che ha avuto, non ha lasciato il segno. La sua velocità e l’ingaggio, giudicato non eccessivo per società di un fascia maggiore rispetto all’Hellas, l’avevano proiettato sul mercato. Il suo nome a un certo punto, è stato accostato alla Lazio. Vicino a Roma ma in un altro campionato, sarebbe dovuto andare pure Cancellieri. Niente disco verde ma rosso per lui a gennaio, che poi sono i colori della Ternana, club che l’aveva richiesto. Ma la poltrona diventerà per tre, perchè c’è da testare Matuesz Praszelik che è entrato col piglio giusto all’Allianz Stadium. Il polacco dovrebbe garantire, anche se con caratteristiche diverse, il dopo Barak dell’Hellas.
Quota 40 Discorsi prematuri? Verrebbe da rispondere di sì, perchè pur essendo distanti ed esiliati da Peschiera, non vorremmo mai ritornasse il fantasma di Piacenza. È bene ricordare che quel manifesto con la scritta «Tutti Colpevoli» a fine stagione del 2002, affisso per le vie cittadine, dovrebbe campeggiare nel tunnel del Bentegodi. A memoria di chi indossa la gloriosa casacca gialloblù. Finchè non si tocca quota 40, nessuno deve stare tranquillo. La Juve fa vendere e poi, diciamolo, non è che in giro vi siano tanti opinionisti liberi. La gara dell’Allianz Stadium avrebbe dovuto terminare zero a zero. A deciderla due errori gialloblù e quella adrenalina che sostiene sempre chi è appena arrivato. La differenza l’hanno fatta i nuovi Vlahovic e Zakaria. Comunque per continuare a vedere questa meravigliosa stagione a colori e non in bianco e nero, sarà opportuno risfoderare la grinta e il carattere dei tempi migliori. In fin dei conti il bilancio del 2022 è positivo. Tre vittorie e due sconfitte.

Gianluca Tavellin

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