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Stasera alle 20.45

Giallorossi nel caos. Juric torna all’Olimpico per un’altra impresa

Gialloblù stasera all'Olimpico contro la Roma
Gialloblù stasera all'Olimpico contro la Roma
Gialloblù stasera all'Olimpico contro la Roma
Gialloblù stasera all'Olimpico contro la Roma

 Daje Hellas! Dopo la Lazio, toccherebbe alla Roma (stasera all'Olimpico alle 20.45). E sì perchè lo scorso 12 dicembre grazie a Dimarco(più autorete di Lazzari) e a Tameze, la squadra di Juric impose la propria legge anche all’Olimpico. Uno stadio che non è mai stato troppo generoso col Verona. Dalla doppietta di Vanello nei primi ruggiti di serie A e al successo sul neutro di Arezzo con rigore di Mascetti, il Verona non ha più raccolto vittorie. Nemmeno quando la Roma, causa Mondiali del ’90, giocò al Flaminio, terra biancoceleste, l’Hellas riuscì ad andare a punti.

 

CON IVAN, SI PUÒ. Ora il discorso è diverso. Juric si è già messo in tasca nell’ordine: Gasperini, Inzaghi e Gattuso, ovvero Lazio, Atalanta e Napoli, mica pizza e fichi. D’accordo la Roma è lassù in alto ma il momento è quello giusto. Atalanta e Lazio erano distratte e stanche dall’Europa, mentre il Napoli doveva ancora smaltire la botta rimediata con la Juve a Reggio nell’Emilia. Il calcio è un gioco e quindi soggetto anche alla fortuna o al momento più o meno propizio.

 

SERVE L’IMPRESA. Detto ciò, è chiaro che servirà l’impresa sia per uscire dall’Olimpico vincitori o con un punto dorato. Se pensate che una riserva della Roma, parliamo del lungo Fazio, guadagna di più di Kalinic e Lasagna messi insieme, vi siete già fatti un’idea. Il Verona però ha la forza dei nervi distesi. L’arrivo di due giocatori come Sturaro e Lasagna, quei 30 punti che per i diversi obiettivi dei due club, valgono molto di più degli attuali 37 dei giallorossi.

 

FRENATA JURIC. «Sulla Roma siete fuori di testa tutti, è davanti alla Juve e ha perso un derby, oltre che in Coppa, in modo strano. Evidentemente non ha una buona stampa, o non sa gestire le cose. Ma sono terzi e stanno davanti a Napoli, Atalanta e Lazio. Per me parlare di difficoltà è stranissimo. La vedo piena di talenti». Così mister Juric sul troppo ottimismo che circola in casa Hellas. Il mister fa la sua parte ma la Roma è davvero dilaniata dal caso Dzeko e da un allenatore nella bufera delle critiche. I problemi sono anche in difesa con un portiere Pau Lopez, che a tratti è sembrato un estraneo e poi Smalling. L’ex Manchester United insieme ai compagni di reparto non sta attraversando un grande periodo. Ecco perchè la serata potrebbe essere propizia al Verona.

 

EX PORTAFORTUNA. Se il calcio è un gioco, allora giochiamo. Contro le colonne della passata stagione l’Hellas non ha mai perso, vincendo in due occasioni. È successo con Pessina(Atalanta), con Rrahmani(Napoli) e Amrabat(Fiorentina). Che sia il turno del giovane e finora poco impiegato Kumbulla? La Roma tocca ferro. Visto le reti subite, forse, per Marash dovrebbe esserci più spazio. Con 32 reti al passivo è una delle peggiori retroguardie del campionato.

 

L’UNDICI DI PARTENZA. Juric potrebbe regalare qualche sorpresa ma l’impressione è che riconfermi la squadra che ha battuto il Napoli. Il Verona ha i giocatori contati in mezzo. Le assenze di Veloso, Vieira e a questo punto di Sturaro, pesano. Tameze è l’unico con caratteristiche da mediano in tutta la comitiva che è partita per Roma. D’accordo potrebbero giocare pure Barak e Faraoniin mezzo. Non certo Lazovic, che a Bologna è sembrato un pulcino bagnato in quella posizione. Capita anche ai migliori e «Lazo» è fra questi. Meglio non rischiare. Dare un turno di riposo a Dimarco e inserire Ceccherini in una buona difesa a tre con Gunter e Dawidowicz. In mezzo Ilic regista col ruba palloni Tameze e sugli esterni, un classico: Lazovic e Faraoni. In avanti i tridente dovrebbe essere composto da Barak, Zaccagni e Kalinic. Il neo acquisto Lasagna, anche per giusti equilibri, dovrebbe, in caso di risultato di parità sostituire al 55esimo o giù di lì Kalinic. A giocarla a tavolino dovrebbe essere così. E Silvestri? In porta col Verona naturalmente, dopo che ha «rischiato» di finire alla Roma. Pure in questo caso, come per Zaccagni, bisognerà attendere giugno per capire quale fine faranno. •

Gianluca Tavellin

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