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gialloblù reduce da una stagione che lo ha fatto finire in vetrina Hellas e il... «caso» Dimarco

Federico Dimarco (al centro), 23 anni. Il Verona lo riscatterà dall’Inter FOTOEXPRESS
Federico Dimarco (al centro), 23 anni. Il Verona lo riscatterà dall’Inter FOTOEXPRESS
Federico Dimarco (al centro), 23 anni. Il Verona lo riscatterà dall’Inter FOTOEXPRESS
Federico Dimarco (al centro), 23 anni. Il Verona lo riscatterà dall’Inter FOTOEXPRESS

Uno scudetto cucito sul petto. Sogno di molti. Una delle tante ipotesi aperte per il futuro di Federico Dimarco. L’Inter, infatti, sta pensando di chiederlo al Verona, dopo che l’Hellas lo avrà riscattato al termine della stagione proprio dai nerazzurri. Un deja vu dentro all’infinito romanzo del calcio. Dimarco ha trovato spazio, dimensione e vetrina in gialloblù grazie al suo talento e all’intuito di Ivan Juric, che ha valorizzato il cursore milanese nel corso della stagion. Un successo tecnico che adesso potrebbe creare un “caso“ di mercato. Federico arriva, resta poco, riparte. Antonio Conte ha gli occhi sul 23enne. Dimarco, a sinistra può giocare “alto e basso“. Federico dispone di gamba, tecnica, allungo, progressione. Vede la porta, regala assist, trova il gol. Un innesto di qualità anche per l’Inter che sta per laurearsi campione d’Italia. Da lì viene Dimarco, che in nerazzurro ha raccolto appena sei presenze, quando, però, il ragazzo era ancora acerbo e in rampa di lancio. E lì, allora, potrebbe anche tornare. Con alle spalle gavetta interessante e in mano un biglietto da visita di tutto rispetto. Dimarco ha numeri che certificano il salto di qualità avvenuto. In stagione ha raccolto 27 presenze con il Verona. Titolare per il 77 per cento delle gare disputate. In campo per il 75 per cento dei minuti totali giocati dalla squadra. La corsa e la qualità evidenziate sono state impreziosite anche da quattro reti - di pregevole fattura - e pure cinque assist. Dimarco è un giocatore alla Juric. Che, però, per caratteristiche e versatilità potrebbe fare comodo anche al calcio “nervoso“, intenso, di ripartenza che tanto piace ad Antonio Conte. Le cifre? Il diritto di riscatto che vanta il Verona sul giocatore si aggira attorno ai sei milioni di euro. E, a oggi, pare non ci siano dubbi sul fatto che il club di Setti valuti a fondo la possibilità di esercitare questa opzione a fine della stagione. Dimarco è legato all’Inter fino al 30 giugno 2023. Quindi, l’Hellas dovrà andare ridisegnare il contratto dell’esterno su proiezione pluriennale. Ma, ecco la novità: le parti potrebbero anche arrivare a non riaggiornarsi. L’Inter, infatti, pare interessata a rilanciare per Dimarco. E sul piatto l’Hellas potrebbe trovarsi un’offerta da dieci milioni di euro. Sei li spende, dieci li incassa, quattro ne guadagna. Pochi forse, però, per lasciar partire a “cuor leggero“ Dimarco, diventato uno dei tanti jolly di Juric. Tenendo conto che nel processo di crescita tecnica della squadra, il laterale meneghino pare possa avere un ruolo importante anche la prossima stagione. Inter e Verona avranno modo di confrontarsi su Dimarco che piace, comunque, ad altri club d’Italia: il Torino su tutti. Il capolavoro di Juric, nel valorizzare Dimarco, è ancora più evidente quando si va ad analizzare la crescita del valore del cartellino del giocatore. Da quando è arrivato a Verona, infatti, Dimarco è...raddoppiato. Vale circa cinque milioni il suo cartellino. Ora siamo arrivati a dieci. Crescita avvenuta nell’arco di poco più di un anno. Dimarco, nel corso della stagione, ha trovato la sua centralità dentro alla dimensione Verona. Solo due volte in panchina, contro la Juve all’andata e nella trasferta di Benevento, ha saltato per squalifica la gara di Marassi contro il Genoa. Poi, grande regolarità. E adesso un finale di stagione che molto potrebbe dire, nelle prossime partite, sul suo futuro. In ballo, tra Hellas e Inter, potrebbero entrare nuove contropartite tecniche. Con Dimarco al centro di tutto. Il futuro di Eddie Salcedo pare essere già disegnato. Il riscatto è alto (dieci milioni di euro). L’attaccante di origini colombiane ha trovato poco spazio e poca gloria con Juric, difficile pensare possa restare a Verona. Ma anche il suo futuro verrà tratteggiato non prima di giugno. •

Simone Antolini

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