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Sassuolo-Verona: in campo alle 15

È sfida tra emergenti, Juric tenterà la fuga. Hellas, vai oltre i limiti

I ragazzi di Juric oggi in campo contro il Sassuolo
I ragazzi di Juric oggi in campo contro il Sassuolo
I ragazzi di Juric oggi in campo contro il Sassuolo
I ragazzi di Juric oggi in campo contro il Sassuolo

Quale tra i due profeti? Il calcio essenziale di Juric o quello elaborato di De Zerbi? Chi dei due a giugno partirà per una grande? Oppure chi dei due proverà ad imitare Gasperini aprendo un ciclo pluri vittorioso come l’Atalanta? Tutte domande lecite. Una prima risposta oggi al Mapei Stadium. I nomi dei due tecnici sono stati fatti per una grande panchina come quella del Napoli ma soprattutto sono davvero i nuovi profeti del calcio al di fuori delle «Sette sorelle». Attacca subito Ivan Juric. «Ho tanta stima di Roberto De Zerbi» esordisce Juric, «anche nei momenti difficili, a Palermo e Benevento, ha sempre avuto la sua idea di calcio. Non l’ha cambiata. Roberto ha pure la personalità per farsi comprare i giocatori che vuole, mandando via altri anche se forti. Migliora il prodotto, è ambizioso: è un collega, quasi amico, che apprezzo tanto. La differenza tra noi due? La devono dire gli altri: penso che entrambi abbiamo le idee chiare. In questo momento è presto per parlare di futuro».

GLI SCENARI. Quelle dipinti sulla base delle indiscrezioni, molte fondate, di mercato debbono necessariamente attendere. «Leggo davvero poco o niente» commenta il Mago di Spalato, «a volte quando voglio alzare l'autostima leggo qualcosa che mi riguarda. Fa bene (sorride, ndr). In questa settimana non ho aperto la rassegna» continua il croato, «ho tra le mani una squadra che sta mostrando tante cose positive e altre che ancora non mi quadrano. Siamo molto concentrati su questo».

 

SPRINT PER DUE. È chiaro che l’obiettivo per l’Hellas ora, è quello di mettere il proprio nome davanti a quello del Sassuolo nella classifica finale. Un ottavo posto sarebbe il miglior piazzamento del Verona dall’introduzione dei tre punti in poi. E poi, arrivando tra le prima otto, ci sarebbe la strada più agevole in Coppa Italia e altri compensi legati ai diritti. «Sono stracontento di tutto. Quello che è fatto è fatto: io guardo al futuro e voglio che siamo ambiziosi». Ha detto senza mezze misure Juric.

 

DUE NOVITÀ? I cinque cambi introdotti da quando la pandemia ha contagiato pure il calcio, garantiscono ai tecnici più possibilità di manovra. Ecco perchè difficilmente vedremo un Verona rivoluzionato, almeno all’inizio. «La difesa col Milan, ha fatto bene la sua parte, sono rimasto abbastanza contento» ammette Juric, «sapevo che Gunter potesse soffrire, sono contento che Magnani abbia retto. Vediamo, abbiamo Lovato e qualche altra opzione». L’ex giovane centrale del Padova potrebbe essere la prima novità mentre in fascia Juric ci sta pensando visto la brillantezza di Dimarco. «Mi fido molto sia di Federico che di Darko. Vedremo cosa decideremo». In mezzo probabile la partenza dall’inizio di Ilic. Prima della sosta l’Hellas avrà un’altra gara delicata, in casa contro l’Atalanta. «Si deve tener conto di tutto. Zac ad esempio anche l’anno scorso soffriva quando c’erano tre gare in una settimana ma sia lui che Barak hanno caratteristiche uniche e quindi...». E quindi partiranno con la punta di questo albero di natale sfoltito verso il basso, sarà ancora Lasagna. Ricapitolando, Silvestri tra i pali. La linea a tra dietro formata da Magnani, Gunter e Lovato. Sulle fasce noi crediamo più a Lazovic che Dimarco dall’inizio. Faraoni a destra ed in mezzo Ilic e Tameze. In avanti Zaccagni, Barak e Lasagna. Basterà per essere più profeta di De Zerbi? •

Gianluca Tavellin

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