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L’analisi del grande ex

Antonio Di Gennaro: «Persa una grande occasione. Hellas, ora alza l’attenzione»

Ovazione Antonio Di Gennaro sotto la Curva Sud prima del match FOTOEXPRESS
Ovazione Antonio Di Gennaro sotto la Curva Sud prima del match FOTOEXPRESS
Ovazione Antonio Di Gennaro sotto la Curva Sud prima del match FOTOEXPRESS
Ovazione Antonio Di Gennaro sotto la Curva Sud prima del match FOTOEXPRESS

«Che peccato, il prossimo anno il gol di Swiderski sarà buono». L’amarezza corre sul filo dei ricordi. Le parole infatti sono di Antonio Di Gennaro, ex regista dello scudetto e oggi opinionista Rai. Un saluto agli amici in Piazza San Zeno, perchè il volo gli era stato cancellato e popi il ritorno a Bari nelle serata di ieri. «Ora sono qui a Mestre, sto andando verso l’aeroporto. Che bella accoglienza allo stadio da parte dei veronesi».

E sì per il «Dige» è stato festeggiato insieme a Giampaolo Pazzini, entrambi testimoni del suicidio con il Genoa. «Sulla nostra chat» ci svela il Dige, «il primo a scrivere dopo il noventesimo è stato capitan Tricella, sai che mi ha detto? Potevi stare a casa, ogni volta che vai il Verona perde». La risata è quella dei tempi migliori, anche se è amara. «S’è persa una grande occasione dopo il vantaggio di Bonazzoli» prosegue l’ex gialloblù, «per mezzo ginocchio poi, non è stato convalidato il gol del polacco. Lo sai che l’anno prossimo questi dettagli non verranno più calcolati. E dai come la rete annullata a Mckennie, finalmente se ne sono accorti non è più calcio».

La partita

«A me pareva» dice Di Gennaro, «che il Genoa non avesse molto da chiedere. Ha fatto tutto l’Hellas, nel bene e nel male. Non si può impostare dal basso se hai due centrali con i piedi poco educati e poi si vede che Folorunsho non sta bene. Prendere due gol così da fallo laterale fa molto male. C’è moltissimo in gioco per il Verona dopo quello che ha vissuto in quest’annata. Bisogna avere un’attenzione massima in campo. Ne parlavano in tribuna pure con Pazzini e Pippo Inzaghi». Verona che ha sbagliato in maniera clamorosa almeno due gare al Bentegodi. Quella con la Salernitana e poi col Genoa. «Ora è duretta ma non impossibile. I gialloblù devonoi battere l’Udinese tra quindici giorni e andare a vincere a Salerno. Poi potrebbero bastare altri due punti. Toro e Fiorentina? Complicata almeno».

Cambi

Ranieri l’ha dimostrato pure con l’Atalanta. Servono i cambi giusti. «Sì ma pure Baroni qualche volta li ha indovinati. Col Genoa il pari sarebbe stato oro, visto come si era messo l’incontro. A parte che se convalidano il 2 a 2, poi la vinciamo. Ne sono sicuro».

Speranza

Antonio Di Gennaro regalaperò un filo di speranza dopo l’imprevisto ko casalingo con il Genoa. «Il Sassuolo lo vedo molto in difficoltà. Non ha più Berardi e poi non ha vinto a Salerno. E pure il Frosinone ha le sue difficoltà. Una squadra che subisce tantissimi gol. La squadra di Di Francesco ne ha subiti 61, solo la Salernitana ha fatto peggio con 64. Ma l’Hellas ora non deve più commettere passi falsi. Ci sono tanti scontri diretti e quello con l’Udinese dev’essere vinto. A Bergamo vada come vada, quel che conta sono le partite successive».

Gianluca Tavellin

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