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L'Hellas a Mezzano

Di Francesco chiude il ritiro: «Mentalità che mi piace. Ilic? Speriamo che arrivi»

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Gigi Fresco e Eusebio di Francesco a Mezzano (fotoExpress)
Gigi Fresco e Eusebio di Francesco a Mezzano (fotoExpress)
Gigi Fresco e Eusebio di Francesco a Mezzano (fotoExpress)
Gigi Fresco e Eusebio di Francesco a Mezzano (fotoExpress)

L’addio monti porta sorrisi. «In tre partite non abbiamo preso gol. Ci siamo fermati con la Virtus. Ma è stato test severo e in queste due settimane abbiamo lavorato davvero tanto». Eusebio Di Francesco saluta così il ritiro di Mezzano. L’Hellas non sfonda contro i virtussini dell’amico Gigi Fresco. Ma non ci sono volti scuri. «Meglio la ripresa dopo un inizio difficile sul piano della costruzione del gioco». Ma di questi tempi, tutto fa parte della normalità. Il Verona deve cercarsi ancora molto. E dovrà trovare la sua identità precisa dopo i ritocchi che dovrà portare il mercato.

 

Storia antica, si sa già tutto. Come per esempio l’ormai imminente arrivo di Ivan Ilic. «Lo conoscete meglio voi, visto che lo avete già visto giocare qui. Mi piacerebbe davvero venisse. Il valore del ragazzo è sotto gli occhi di tutti. Ma per parlare di lui, meglio aspettare che la situazione si concretizzi». DiFra avrà a disposizione Antonin Barak a Peschiera. «Un giocatore importante, reduce da una stagione importante. Dovremo inserirlo gradualmente nella squadra. Faccio grande affidamento anche su di lui».

Parla dei giovani DiFra, gli si illuminano gli occhi. «Colpito da chi? Parto da chi ha giocato poco come Coppola. Penso a Terracciano, a Bragantini e a Cancellieri che, invece, ha trovato molto spazio. I nostri giovani mi hanno fatto una bella impressione. Pure Casale si è inserito bene ed è migliorato molto nel corso del ritiro». Qualcuno potrebbe anche diventare felice sorpresa. A DiFra le scommesse piacciono. Kalinic, invece, deve confermare tutto il suo valore. Non ha lasciato il segno contro i virtussini. Appare in ritardo. «Ma questo non è il momento dei promossi e dei bocciati. Kalinic ha bisogno di trovare maggiore brillantezza». Tutto qua per il momento. Manca ancora qualcosa. «Sopratutto davanti, sugli esterni. Difficoltà che trovo a livello iniziale che a gara in corso». Dietro, invece, c’è assembramento. «Siamo in tanti, con caratteristiche diverse. La difesa è il reparto più fornito».

E adesso in arrivo c’è anche Sutalo. Con Empereur destinato a partire. Da chiarire anche la posizione di Cetin. Che resta sul mercato. Ma ci sono anche parole al miele per i suoi ragazzi. «Per l’approccio, per l’atteggiamento, per la voglia di fare. Mi è piaciuto davvero lo spirito con il quale è stato affrontato questo ritiro».

 

Appunti di viaggio, tornando a Verona. «Ci sarà da lavorare un po’ su tutto, ma specialmente in fase di aggressione sulla palla. Oggi abbiamo trovato una squadra brillante, infatti, nel primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa sulle scalate, mentre siamo cresciuti nella ripresa». Si è vista all’opera in mezzo al campo la coppia camerunense Hongla-Tameze. Impressioni? «Ho cercato di lavorare su più coppie per capire le varie affinità. Ora stiamo lavorando sulla squadra, sul “noi“. In questa fase il rischio infortuni è alto e va prestata attenzione». Restano le fatiche, gli appunti, i sorrisi, l’abbraccio all’amico Gigi Fresco. L’Hellas di Di Francesco si è solo intravisto. Salutata la Valle del Primiero, inizierà la seconda fase di lavoro a Peschiera. «Per conoscerci meglio» chiude il tecnico. Il campionato non è poi così lontano. L’Hellas debutterà il 21 agosto. DiFra troverà subito il Sassuolo, il suo passato. E avrà voglia di farsi trovare pronto.

Simone Antolini

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