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Il duello

Zaccagni-Caprari, l'Hellas ci ha perso o ci ha guadagnato? Domenica la sfida

Domenica potrebbero trovarsi di fronte. Chi è il più forte? Passato e presente finiscono a confronto
Caprari e Zaccagni
Caprari e Zaccagni
Caprari e Zaccagni
Caprari e Zaccagni

Il ricordo di Zac vale di più delle magie estemporanee di Caprari? Tra nostalgia e tecnica è difficile trovare un vincitore. Intanto, domenica prossima passato e presente dell’Hellas potrebbero sfiorarsi. La sfida tra Verona e Lazio nel “main menù“ mette anche questo. Caprari contro Zaccagni. Con la consapevolezza, però, che Mattia potrebbe anche partire fuori, perché in biancoceleste ha trovato concorrenza forte e un infortunio alla coscia che lo ha fortemente limitato nel suo processo di inserimento nella squadra di Sarri. Il primo pensiero: Caprari è stata la risposta del club all’addio di Zaccagni. Chi è il più forte?

 

 

Impatto. L’ex della Samp ha avuto impatto felice. Non ha tradito nessun tipo di pressione. Ha saputo ritagliarsi da subito un ruolo da protagonista. Tre reti e due assist. Un colpo da biliardo contro la sua Roma, un altro gol di felicità contro lo Spezia e la rete (inutile solo ai fini del risultato) che ha aperto le danze a San Siro contro il Milan. I due assist gol sono arrivati contro Salernitana e Spezia. Caprari, a oggi, è una scommessa vinta. Efficace nelle costruzioni offensive, imprevedibile nel muoversi tra le linee. Scaltro nel costruirsi anche soluzioni personali. Anche i numeri aiutano a capire qualcosa in più del suo stare in campo all’Hellas. Caprari è stato titolare per l’83 per cento dei casi in cui è stato preso in considerazione e ha partecipato al 35 per cento dei gol realizzati dal Verona.

Alti consumi. A oggi, proprio per il dispendio energetico in fase di transizione, risulta essere tra i giocatori più sostituiti. Seconda punta, ala sinistra, punta centrale. Ha fatto di tutto nella sua carriera. Oggi è un esterno offensivo maturo e completo. Il Verona lo può riscattare per una cifra superiore ai quattro milioni di euro. Gianluca ha dimostrato di essere potenziale arma letale. In gialloblù è arrivato nel pieno della sua maturità professionale (classe 1993). In serie A ha già raccolto 184 presenze, totalizzando 35 reti con quindici assist. Contro la Lazio per lui sarà una sorta di derby. Ci fosse anche la sfida a distanza con Zac, sarebbe ancora più bella da vivere.

E Mattia? Vuole prendersi la Lazio. In stagione ha messo a segno due reti. Ma erano ancora i tempi dell’Hellas. Esordio bruciante, poi il passaggio alla Lazio. Il ricordo che ha lasciato Zac è ancora fresco. In biancoceleste è stato costretto a saltare tre partite a causa di un problema ad una coscia. Nell’ultima sfida di campionato, vinta 3-1 in rimonta contro l’Inter, ha trovato quindici minuti di gloria. Gode di grande fiducia da parte di Sarri. Ora, però, dovrà sgomitare per trovare spazio. A Verona potrebbe anche trovare a sorpresa un ruolo da protagonista. Con Mattia, l’Hellas si era lasciato lo scorso 27 agosto, gara interna persa 3-1 contro l’Inter. Alla Lazio ha raccolto appena una settantina di minuti. Ma, come si diceva è stata partenza ad handicap.

La decima. Classe ’95, potenziale valore di mercato che si attesta ancora intorno ai quindici milioni di euro, Zac va alla caccia della sua decima rete in serie A ma anche di una consacrazione a livelli altissimi. La Lazio è la chance da non perdere. Le 84 presenze con il Verona, le nove reti i 16 assist hanno fatto di Zaccagni un giocatore pronto ad esibirsi anche al cospetto di platee molto esigenti. All’Hellas è diventato leader, dentro un contesto che lo ha aspettato, valorizzato e messo (giustamente) sul piedistallo. A Roma, per forza di cose, si è trovato a far parte del coro. Dovrà inventarsi qualcosa per regalarsi attimi da solista.

Faccia a faccia. In quanto al confronto tra lui e Caprari: Mattia ha lo strappo, la giocata in accelerazione, il senso della porta. Caprari ha numeri d’alta scuola, un bagaglio tecnico invidiabile e talento esplosivo. Solo il tempo, adesso, potrà dire chi ha saputo dare di più all’Hellas. Vederli uno contro l’altro, domenica, sarebbe bella cosa. Lo spettacolo reclama artisti.

Simone Antolini

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